HomeCronaca e AttualitàLECCE, “Digibus” sulle strade salentine per corsi di informatica

LECCE, “Digibus” sulle strade salentine per corsi di informatica

LECCE, “Digibus” sulle strade salentine per corsi di informatica

Parte “WeBus”, il progetto presentato in Provincia, con docenti a bordo di un’aula attrezzata su un mezzo che raggiungerà borghi, piazze e frazioni per offrire possibilità di formazione

In strada verso il lavoro digitale. Parte, anche nel Salento, il progetto “WeBus”: docenti a bordo di un’aula attrezzata allestita in un bus raggiungeranno piazze, borghi e frazioni per tenere corsi gratuiti di informatica rivolti a disoccupati e aprire così anche la possibilità di lavorare in aziende specializzate.

L’iniziativa è stata presentata oggi a Palazzo Adorno a Lecce, mentre per l’occasione il DigiBus ha stazionato nell’atrio di Palazzo dei Celestini, dalle ore 9 alle ore 13.

Il progetto, selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica digitale impresa sociale, porterà corsi di formazione digitale gratuiti in aree marginali della provincia di Lecce, riducendo i tempi degli spostamenti e personalizzando orari e offerta formativa.

I promotori dell’iniziativa sono: AFG Formazione, ente capofila e coordinatore, CeFAS, Centro di Formazione ed Alta Specializzazione e la Provincia di Lecce. Sostenitori: Confindustria Lecce, Parsec 3.26, Commedia, Project School.

Il direttore generale della Provincia di Lecce Andrea Romano, portando il saluto del presidente Stefano Minerva, ha espresso soddisfazione “nel tenere a battesimo questo progetto, che rappresenta uno strumento per stanare le necessità di formazione su settori specialistici e far fare un salto di qualità al territorio, anche in termini di competenze digitali”.

Destinatari del servizio gratuito saranno 93 cittadini e cittadine, senza occupazione o inattivi, residenti in provincia di Lecce e di età compresa fra i 34 e i 50 anni. L’obiettivo è quello di avvicinare il luogo della formazione a uomini e donne in cerca di lavoro che vivono in località periferiche. Le prime tappe, illustrate da Gabrizio Chetrì, presidente CeFAS, “saranno a nord, centro e sud Salento: Squinzano, Magliano e Casarano. Si partirà dall’ultima settimana di maggio.”

“Il bus che arriva direttamente nei Comuni potrebbe apparire un’esperienza retró”, ha detto Carmelo Calamia, dirigente del Servizio Politiche europee della Provincia di Lecce, “invece è importante andare nei luoghi della socialità, come piazze e strade e fare una cosa concreta sul territorio, su misura delle esigenze degli utenti”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal direttore di Confindustria Antonio Martella, che ha sottolineato l’interesse del mondo imprenditoriale

L’offerta didattica, infatti, sarà mirata e personalizzata, pensata per venire incontro alle necessità, anche logistiche, degli utenti. È prevista infatti la possibilità di modulare di volta in volta date, orari e contenuti delle lezioni.

WeBus intende così, attraverso una formula innovativa, erogare formazione sia di base che professionalizzante rivolta a soggetti a rischio di esclusione sociale, che verranno introdotti al mondo delle nuove tecnologie e dell’informazione digitale.

Ha spiegato Sergio Tolomeo, presidente di AFG, ente capofila del progetto: “WeBus offrirà l’opportunità a chi rischia di rimanere indietro nel mercato del lavoro di acquisire gratuitamente competenze digitali, anche partendo da zero, per poi avere la possibilità di lavorare in aziende specializzate e stimolanti. Grazie a un’adeguata formazione e a una ricca rete di contatti aziendali sul territorio, faciliteremo l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.

I corsi previsti sono i seguenti: Base Eipass; Social Media Manager; Service Desk Agent; Junior Java Developer; Seo E Sem Specialist; Web E Graphic Design; Programmatore.Net; con laboratori su Soft Skills, al termine dei quali è garantita la Certificazione Eipass. Come ha specificato Giuliana Longo, progettista AFG “i percorsi formativi saranno dieci, sia di base che specialistici per una formazione più elevata, con attenzione anche a quelle competenze necessarie nei colloqui di lavoro che a volte si danno per scontate”.

Il progetto è stato selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, nato da una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri) e che, in via sperimentale per gli anni 2022-2026, stanzia un totale di circa 350 milioni di euro. È alimentato da versamenti effettuati dalle Fondazioni di origine bancaria. L’obiettivo è accrescere le competenze digitali e sviluppare la transizione digitale del Paese.

 

 

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment