HomeCulturaLECCE:  UNA FIAMMA D’ACCIAIO LUNGA 5 METRI A MASSERIA TAGLIATELLE

LECCE:  UNA FIAMMA D’ACCIAIO LUNGA 5 METRI A MASSERIA TAGLIATELLE

LECCE:  UNA FIAMMA D’ACCIAIO LUNGA 5 METRI A MASSERIA TAGLIATELLE

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Lo scultore Dell’Angelo Custode nell’ex Cava Marco Vito ripensata dall’archistar Àlvaro Siza – Esposizione inaugurale della nuova scultura monumentale in metallo di Daniele Dell’Angelo Custode dal titolo Flame, fiamma. Flame è una piramide inclinata, lunga quasi 5 metri e alta in punta 3 metri e mezzo dal suolo, appartenente alla serie progettuale “Equilibrio Instabile”. Prima creazione della serie è stato Stone, un mega cubo in acciaio lucido dalle facce sinuose stabilmente in bilico su un angolo solo, tuttora in mostra al Parco dell’Arte di Cerrina Monferrato in Piemonte nella monografica “La leggerezza della scultura” dedicata appunto all’apprezzato Maestro salentino. Stavolta l’artista scomoda un altro solido geometrico, la piramide, e continua così a giocare con le figure standard dell’immaginario comune mettendole in improbabile equilibrio su una base minima e inconsueta. Realizzata in corten e acciaio lucido, questa piramide inclinata si sorregge solo su di una fetta di spigolo della base nonostante l’oltre quintale e mezzo di peso complessivo, mentre si offre allo sguardo con ampie superfici ruvide nei colori della terra e della brace e l’inserto di uno squarcio in acciaio a specchio che amplifica l’osservazione dei contrasti e dei giochi di luce-ombra. Va da sé che il pubblico diventa esso stesso un protagonista importante di questo gioco, obbligato dall’artista a destrutturare la propria logica mentre osserva tali scenari insoliti e per ciò trascinato piacevolmente ma inesorabilmente nel mondo fantasioso e surreale dell’arte contemporanea. Un mondo, per queste sue caratteristiche sovversive e incredibili, che svolge una funzione liberatoria irresistibile, che nutre e diverte, che stimola e appaga.

Daniele Dell’Angelo Custode ottiene così un altro importante riconoscimento da parte del suo territorio, contribuendo oltretutto a valorizzare in fieri il prestigioso progetto internazionale firmato dal grande architetto portoghese Àlvaro Siza per la riqualificazione delle ex Cave di Marco Vito di cui fa parte anche la cinquecentesca Masseria Tagliatelle.

Questa è la prima apparizione pubblica di Flame, e avviene in occasione della mostra d’arte organizzata dal gruppo CAViE, associazione dei 22 membri dei 3 gruppi vincitori del laboratorio partecipato dal titolo “Cosa siamo capaci di fare” che sta testando per conto del Comune la fruibilità di Masseria Tagliatelle in vista di un’assegnazione definitiva di gestione. Dopo due mesi intensi di appuntamenti che hanno riscosso grande successo, dai laboratori per bambini alle visite guidate al Ninfeo fino al cooking-show, il 9 febbraio dalle ore 19 e per tutto il mese ci sarà dunque anche Flame del neretino Dell’Angelo Custode nella Masseria dall’affaccio spettacolare sul Parco delle Cave di Marco Vito, i cui lavori per il ribaltamento della Stazione sono partiti proprio pochi giorni fa con l’intento di regalare a Lecce e al Salento un nuovo volto urbano di caratura internazionale.

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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