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LECCE: IMPORTANTE COMPLESSO MONUMENTALE RESTITUITO ALLA CITTÀ

LECCE: IMPORTANTE COMPLESSO MONUMENTALE RESTITUITO ALLA CITTÀ

Rinasce il complesso degli Agostiniani e della Chiesa di S. Maria di Ogni Bene

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Nel pomeriggio di oggi, a Lecce, è stato inaugurato il restaurato Convento degli Agostiniani con l’annessa chiesa di Santa Maria di Ogni Bene. Dopo anni di sconsolato, colpevole abbandono e, poi, un lungo periodo di lavori ecco che torna ad essere quel che era un complesso di straordinaria bellezza architettonica posto all’ingresso nord della città e parte importante di un progetto di più ampia riqualificazione urbana che comprenderà anche le “mura urbiche” con annesso fossato.

Il complesso sarà adibito, almeno così si prevede, come «Centro di civiltà giuridica», niente uffici però, solo attività culturali. Un grande polo giuridico con lo scopo di promuovere i temi del diritto penale, civile, notarile e del lavoro, di offrire un supporto tecnico a chi opera nel settore, di diffondere la conoscenza dell’ordinamento e delle istituzioni. Sarà anche sede dell’archivio storico del Comune. E la chiesa – costruita da Francesco Zimbalo, lo stesso progettista del Duomo di Lecce – diverrà una suggestiva sala di consultazione.

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Ottomilatrecentosessanta metri quadrati, giardino incluso. Di proprietà del Demanio, il convento è gestito dal Comune che ha provveduto a ristrutturarlo. Due anni e mezzo di lavori, 4,6 milioni di euro l’importo complessivo (fondi Por 2000/2006, misura 5.1 per il recupero e la riqualificazione dei sistemi urbani)

Il convento degli Agostiniani scalzi venne fondato il 18 aprile 1649, sopra un’area donata ai monaci dalla Comunità locale che, dieci anni prima (con deliberazione del 13 marzo 1639) aveva deciso di accogliere in città questo Ordine. L’area donata corrispondeva al luogo dove avvenivano le esecuzioni capitali nei primi del seicento.

Il monastero fu un importante centro culturale. Vi si svolgeva una notevole attività culturale e religiosa. Fu sede di una Scuola di Filosofia che operò fino al 1852 quando il convento venne trasformato in caserma.

Nel suo insieme il convento con l’annessa chiesa è conosciuto anche come complesso di santa Maria di Ogni Bene. La sua struttura architettonica consta di una parte storicamente rilevante, che corrisponde al monastero degli agostiniani scalzi associata a un’area recintata del giardino dove si trovano le strutture dei vecchi ambienti militari di servizio.

Attigua al convento si scopre la bella chiesa barocca, che presenta una facciata a due ordini conclusa da un timpano spezzato che accoglie la statua della Madonna col Bambino.

L’esterno della Chiesa è ancora bello e ben conservato, a due ordini e con ancora quattro statue nelle loro nicchie.

L’interno dell’edificio si presenta ad aula unica e a croce latina. La navata è caratterizzata da sei profonde cappelle e dalla cupola che si apre proprio al centro della crociera.

E’ rimasta quasi intatta la bellissima volta lunettata, simile ad altre chiese della provincia di Lecce, ed attribuita all’architetto Marcello salentino. L’interno del convento, molto sporco, ha cambiato fisionomia, per le costruzioni addossate in tempi postumi dalla costruzione. Anche il chiostro, piccolo e grazioso, è deturpato da muri costruiti successivamente. La chiesa era chiamata anche “dei Coronatelli”, perché i padri Agostiniani Scalzi, veneravano la Vergine Incoronata.

Nella parte sottostante il cortile e il chiostro, è stato ritrovato un ambiente ipogeo. Era la zona delle provviste: il granaio, la legnaia, una grossa cisterna, un pozzo e poi un altro (in uno dei due, pare ci sia ancora oggi acqua purissima). Le cellette invase dalla luce, ai piani superiori, saranno perfette come sale lettura. Gli ambienti più grandi, l’ex refettorio ad esempio, potranno anche ospitare convegni.

Il tutto, questo è certo, rappresenta un bel colpo d’occhio, per chi arriva in città.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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