LECCE IN ATTESA DEL MERCATO
Stanno per finire le vacanze natalizie per i giocatori del Lecce, si riprenderanno gli allenamenti lunedì 30 dicembre ed è tempo di fare un esame generale del percorso sin qui fatto dalla squadra in questo ritrovato torneo del massimo campionato italiano.
Per affrontare il torneo che non è il più bello ma di sicuro tra i più difficili in Europa, i giallorossi del presidente Sticchi Damiani hanno subito un notevole restyling rispetto a quella che era la rosa che, un po’ a sorpresa, ha conquistata la promozione. Sono arrivati Gabriel, Rossettini, Benzar, Vera, Dell’Orco, Rispoli, Gallo, Lo Faso, Imbula, Shakhof, Farias, Lapadula e Babacar. È stato inserito in prima squadra il giovane Pierno e sono ritornati dai prestiti Dumancic e Dubickas. Una campagna acquisti sostanziosa che lasciava prevedere una formazione base largamente rinnovata rispetto al passato. Invece. Invece non è stato così; per una serie di motivi, i più importanti la difficoltà incontrata dai calciatori stranieri di adeguarsi al calcio italiano ed alla lingua; la condizione di alcuni dei nuovi mai giunta al cento per cento ed altri minori. Questo dato ha costretto Liverani a fare affidamento alla vecchia guardia integrata da Gabriel, Rossettini e Lapadula, in maniera sostanziosa, meno da Rispoli, Farias, Babacar e Shakhof, mentre per Dell’Orco, Benzar, Vera, Dubikcas e Imbula si parla solo di fugaci e spesso deludenti apparizioni.
La “rosa” quindi si è ridotta di molto, all’atto pratico pesando solo sul libro paga della società, ma la squadra ha retto, o perlomeno ha mantenuto l’entusiasmo della “novità” ed ha fatto risultati importanti, per lo più fuori casa, che, almeno sino ad ora permettono al Lecce di essere fuori dal novero delle ultime tre in classifica e quindi, ad oggi, sarebbe salvo.
Negli ultimi tempi, però, la squadra ha accusato qualche sintomo di stanchezza psico-fisica, cosa prontamente rilevata da Liverani e accolta dalla dirigenza per cui ci si aspetta ora una serie di interventi nel cosi detto “mercato di riparazione” che durerà dal 2 al 31 di gennaio.
In effetti il ds Meluso è già intervenuto con il tesseramento di Giulio Donati (difensore già inserito in rosa e convocato nella sfida col Bologna) e col taglio di Benzar (già fatto) e di Imbula (non ufficializzato ma di fatto già in atto). Altri dovranno partire come i giovani Gallo, Lo Faso, Dubikcas e Dumancic, il difensore lungo degente Fiamozzi e forse il bomber La Mantia richiesto da diverse squadre di serie B.
Per i nuovi acquisti che secondo le indicazioni di Liverani dovrebbero essere quattro o cinque oltre al già citato Donati, lascio il compito (difficile) a Meluso che questa volta, però, almeno mi auguro ricorrerà al mercato nazionale per evitare quei problemi accennati in apertura. Per mercato nazionale intendo, ovvio, calciatori che conoscono già la serie A italiana e pur se impresa ardua ci sono elementi che potrebbero fare comodo al Lecce che, prima di tutto, necessita di una forte implementazione nell’impianto del gioco che riguarda la fase di non possesso. Troppi errori in fase di uscita sono stati commessi per non tenerne conto.
Quando mancano solo due turni alla fine del girone d’andata il Lecce ha realizzato 15 punti con 3 vittorie (tutte fuori casa Torino, Spal e Fiorentina) 6 pareggi (4 in casa Juventus, Sassuolo, Cagliari e Genoa) e 8 sconfitte (4 in casa con Verona, Napoli, Roma, Bologna) 22 i gol fatti 35 quelli subiti.
Un bilancio non bellissimo ma dignitoso, che concede speranze per il prossimo futuro se si interviene sul mercato per eliminare difetti ormai strutturali ed evidenziando i pregi che pure ci sono.
Ernesto Luciani