LECCE – In Comune incontro con il cardinale Dziwisz
Il sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone ha accolto a Palazzo di Città il cardinale Stanislaw Dziwisz, già segretario personale di Papa Giovanni Paolo II, il quale è a Lecce proprio per celebrare il trentesimo anniversario della visita del Papa santo nel capoluogo salentino. Con lui, l’arcivescovo monsignor Michele Seccia e l’arcivescovo coadiutore monsignor Angelo Raffaele Panzetta.
<Ricordo bene la visita di Papa Wojtyla, nel settembre 1994 – ha detto il sindaco Poli Bortone – In quel momento l’arcivescovo era monsignor Cosmo Francesco Ruppi ed io ero ministro. È stato un onore per me poterlo ricevere, con grande affetto. Colgo l’occasione per anticipare la volontà di conferire la cittadinanza onoraria a monsignor Seccia. Sono convinta che su questo intendimento convergerà tutto il consiglio comunale>. Il conferimento della cittadinanza onoraria a monsignor Seccia sta molto a cuore anche al consigliere di maggioranza Maurizio Botrugno, il quale nei giorni scorsi ne aveva parlato con il sindaco.
<Siamo in un periodo di crisi economica ma anche di crisi di valori – ha proseguito il sindaco Poli Bortone – Auspichiamo che il rapporto con la Chiesa possa essere di aiuto per recuperare i valori fondanti dell’essere umano, sicuri che insieme potremo intraprendere un percorso nel tentativo di andare incontro anche a quelle che sono le nuove povertà immateriali. L’amministrazione comunale non si preoccupa solo del bilancio economico ma anche del bilancio etico della città>.
A tal proposito, il cardinale Dziwisz ha avuto pensieri accorati per il popolo ucraino. <Siamo diventati fratelli – ha detto – In Polonia sono arrivati circa due milioni di ucraini. Siamo molto preoccupati per il futuro di tutta l’Europa. Dobbiamo mantenere alti i valori della civiltà e della convivenza e perseguire la pace>. Il cardinale Dziwisz ha rivolto parole di grande apprezzamento per la bellezza e il decoro di Lecce. <Un tempo non era così – ha considerato – Oggi è una città molto elegante e merita di essere conosciuta ancor di più di quanto non lo sia>.