LECCE: L’OPPOSIZIONE DI CENTRODESTRA PUNTA IL DITO SULLA GESTIONE DEL SINDACO DURANTE L’EMERGENZA COVID-19
In particolare non convince la gestione di buoni pasto e mascherine ai cittadini
Mentre non accenna a sopirsi la contestazione dell’opposizione sulla decisione della giunta di Lecce, di querelare Andrea Guido per la questione dei buoni pasto e delle mascherine, ora della vicenda, il centrodestra, chiede chiarezza, in particolare al Presidente del Consiglio, Carlo Mignone, chiedendo la convocazione del Consiglio Comunale.
Salvemini, per i consiglieri, avrebbe dimostrato una gestione piena di dubbi. “I leccesi -scrivono i consiglieri- e noi con loro, non dimenticano che la consegna delle mascherine sanitarie presso le farmacie è stata un’operazione gestita male, forse come peggio non si sarebbe potuto. I leccesi, e noi con loro, non dimenticano che nessuna informazione è stata data circa le modalità di consegna e i criteri di assegnazione dei buoni spesa. Non una commissione, non un Consiglio Comunale, si è mai tenuto per informare i consiglieri e la cittadinanza di cosa stesse accadendo. Lo abbiamo chiesto più volte e mai siamo stati degnati di risposta”. Una situazione che ha spinto i consiglieri di minoranza, a rivolgersi al Prefetto.
A firmare la richiesta Luciano Battista, Saverio Congedo, Roberto Giordano Anguilla, Gianmaria Greco, Andrea Guido, Severo Martini, Giorgio Pala, Andrea Pasquino, Adriana Poli Bortone, Giampaolo Scorrano e Oronzo Tramacere.