IL LECCE MALGRADO TUTTO SPERA ANCORA DI PASSARE IL TURNO
Pantaleo Corvino, Responsabile dell’Area Tecnica, ed Eugenio Corini, allenatore giallorosso, prima della partita di ieri sera, avevano lanciato degli appelli, rispettivamente nell’ordine: “Un ultimo sforzo per riportare il territorio dove merita” e “Bisogna reagire a ciò che capita e avere lo spunto per potersi riprendere immediatamente e posso dire che i ragazzi a oggi hanno tutte le caratteristiche mentali perché ciò avvenga”
Mi pare, dopo aver seguito la gara, che Mancosu e compagni non hanno prestato molta attenzione a quanto detto da Corvino e Corini sciorinando sul terreno del “Penzo” forse la prova più scialba (ad essere buoni) della stagione.
Dopo il crollo delle ultime giornate di campionato, tutti speravamo di rivedere all’opera, se non il Lecce brillante delle sei vittorie consecutive, almeno una squadra che si opponesse con un certo vigore all’avversario che, pur avendo giocato solo pochi giorni prima una dura battaglia, vincendola, correva a mille e solo negli ultimi momenti della gara d ieri sera ha manifestato un rallentamento della pressione praticata sin dal primo minuto. Mai una cronaca di gara è così piena di note relative ad azioni degli avversari; nel corso dei novantatre minuti di gara poche sono state le annotazioni sollecitate dai giallorossi e spesso lo sono state per errori individuali mai registrati prima.
Per una scelta editoriale non si usano sul nostro giornale le “pagelle” in questa occasione forse dovremmo parlare di “pagelline” visto che si doveva commentare una sorta di ex calciatori.
Senza scendere nel particolare di ciò che hanno fatto i singoli basti dire che, a mio avviso, solo uno Gabriel ha meritato la sufficienza mentre tutti gli altri, compreso Corini, sono sotto e non di poco.
Ieri il Lecce è venuto meno proprio lì dove si era dimostrato forte nel corso del campionato sono venuti meno i giocatori frangiflutto non sono stati da meno i picconatori delle difese avversari, mentre in difesa le due frecce trovate da Corini sono rimaste bloccate agli stagli spesso superati dai rispettivi competitori di quella zona di campo.
In poche parole uno spettacolo che, tutti, faremo bene a dimenticare per poter ritornare a pensare solo ed unicamente al macht che attende i giallorossi giovedì sera.
Il Venezia ha assalito il Lecce è non ha lasciato scampo agli uomini di Corini incapaci, da parte loro, di trovare i giusti rimedi per alleggerire l’assedio e, alla fine, si deve dire che lo striminzito risultato ottenuto dai lagunari lascia a Mancosu e compagni la possibilità di ribaltare le sorti di questo doppio turno di semifinale. Teniamo conto di quanto fatto a Cittadella dai locali alla “stella” Monza umiliata con un pesante e quasi definitivo risultato di 3-0 a favore dei veneti.
Ernesto Luciani