PER IL LECCE NECESSARIO VINCERE MA ANCHE UN PARI LO PROMUOVEREBBE

Siamo giunti a quella che è la partita decisiva per il cammino stagionale del Lecce, dentro o fuori come se fosse l’unico match tra i giallorossi e i marchigiani della Sambenedettese. Il risultato dell’andata (1-1) non conta o perlomeno conta poco ed offre, in ogni caso, al Lecce l’opportunità di giocare per due risultati su tre. L’errore più grave che però Lepore e compagni possono fare è proprio quella di rilassarsi su quest’oppotrunità. Il Lecce, insomma, deve puntare a vincere perché ciò servirà a passare il turno e a presentarsi al prossimo avversario (sarà scelto a sorteggio) con il piglio della squadra forte convinta dei propri mezzi.

Rizzo, da buon stratega lo ha detto nella sua conferenza di presentazione della partita, ora sta ai giocaotri, opportunamente istruiti, fare il resto: vincere.

Il primo round, di questo match da 180’ minuti, è stato abbastanza significativo; La Sambenedettese ha messo in evidenza le proprie caratteristiche peculiari, facendo ammirare agli spettatori alcuni suoi giocatori davvero pronti per palcoscenici maggiori; il Lecce, da parte sua, ha messo in mostra un carattere che in altre occasioni non aveva mai manifestato e che, purtroppo, lo hanno costretto ad affrontare la lotteria dei play off. Ormai, però, è inutile piangere sul latte versato e si deve guardare avanti. Rizzo è riuscito a dare qualche nuova sensibilità ai suoi giocatori, ora deve cercare, ma in poco tempo non si possono fare che miracoli, di eliminare alcuni difetti di base (gol subiti su calci da fermo e scarsa realizzazione di calci piazzati attivi). Un merito bisogna, in ogni cso riconoscerlo a Rizzo, ha restituito ogni giocatore alproprio ruolo (salvo Lepore) ed ora spera in un totale recupero di Caturano tornato al gol ma su penalty.

Come andrà a finire, oggi? Come si fa a dire una cosa del genere; la partita è aspra e piena di insidie contro una squadra che in trsferta gioca molto bene. Il Lecce, però, ha i mezzi tecnici e tattici per farla sua e poi, stasera ci sarà la cornice delle grandi occasioni perché questa, in effetti, lo è.

Ernesto Luciani