IL LECCE NELLA STORIA DELLA SERIE B
Con quella conquistata venerdì sera, il Lecce ha ottenuta la decima promozione dalla serie B al massimo campionato italiano e ciò gli consente di entrare nella storia del campionato cadetto visto che solo Atalanta (12), Bari e Brescia (11) hanno fatto meglio; a dieci vittorie col Lecce c’è il Verona.
La stagione appena conclusa era partita con qualche preoccupazione dovuta all’epilogo non brillante di quella precedente con la promozione fallita ai play off (semifinale con il Venezia, poi promosso in A) e le decisioni della proprietà di esonerare l’allenatore per affidarsi a Marco Baroni. Nel corso delle operazioni di calcio mercato estivo Pantaleo Corvino aveva messo in atto il programma societario volto a capitalizzare il più possibile il patrimonio societario acquisendo calciatori e non prendendone in “prestito”. Conseguenza era una vera rivoluzione dei ranghi con immissione di molti giovani (sconosciuti ai più) e la rinuncia ad elementi che ormai erano divenuti troppo onerosi per il bilancio societario.
Insomma una giusta politica di svecchiamento e ringiovanimento dei calciatori con indubbi vantaggi anche da un punto di vito finanziario. Un’operazione già avviata da Corvino appena assunto l’incarico di responsabile dell’area tecnica giallorossa e proseguita appunto nel corso delle operazioni mercantili dell’estate 2021.
Il campionato ha avuto l’esordio con una sconfitta pesante (0-3) in quel di Cremona e poi con alcuni pareggi e ciò ha fatto subito levato un certo numero di critiche alle scelte fatte ma Corvino e con lui Marco Baroni, ben sostenuti dalla società, sono andati avanti ed i numeri ancor più avvalorati dalla splendida promozione ottenuta hanno dato loro ragione.
La caratteristica principale della squadra è stata la continuità, materializzata nel girone d’andata con una serie di partite utili dalla seconda alla sedicesima giornata con 37 punti conquistati nelle prime diciannove giornate e poi altre mini serie di partite utili consecutive per 34 punti complessivi conquistati nelle seconde diciannove partite. In totale 71 punti che non è record ma si piazza sul podio dietro il Lecce di Papadopulo (83 punti nella stagione 2007/2008 con il Lecce terzo vincitore ai play off) e a quello di De Canio (75 nella stagione 2009/2010 per la prima volta al primo posto in classifica).
La base tecnico/tattica su cui Baroni ha costruito il suo Lecce è stata, l’equilibrio tra i reparti che ha determinato un perfetto sincronismo fra fase difensiva e offensiva. Pur trovandosi a manovrare a centrocampo in inferiorità numerica il Lecce ha saputo sempre annullare gli avversari grazie al grande lavoro svolto da Strefezza e Di Mariano che sulle rispettive fasce hanno sempre svolto alla perfezione le due fasi di gioco, la conferma viene dal numero di sostituzioni registrate dai due esterni, Continuità ed equilibrio hanno, alla fine, permesso al Lecce di guadagnare non solo la promozione ma anche il primo posto in classifica.
La prossima sarà la diciassettesima volta che ai nastri di partenza del massimo campionato italiano ci sarà anche il Lecce.
Un campionato di un altro livello e per affrontarlo ci vorranno grossi sacrifici, per ora, però, consentiamoci un attimo da dedicare a vivere completamente la felicità generata in ogni tifoso leccese da una vittoria per la quale si è combattuto tanto e che tutti hanno contribuito ad ottenere