Il Lecce è pronto a ripartire con rinnovato entusiasmo
È stato un incontro voluto e creato dalla società per continuare quel solco di ricostruzione che ha iniziato sin dai primi approcci. Saverio Sticchi Damiani, presidente onorario del Lecce Calcio Spa ha, prima di tutto chiarito che ciò che avrebbe espresso era ed è non solo il proprio modo di interpetrare le situazioni inerenti al Lecce ma di tutti i componenti del pacchetto azionario. Presentatosi in perfetto orario, come sua abitudine, ha aperto il suo intervento snocciolando i “numeri” riguardanti la stagione appena conclusa.
‘La nuova società ha versato 600mila euro per estinguere un debito il giorno stesso della firma del preliminare firmato a giugno scorso con il presidente Tesoro. Poi, nelle ore seguenti, abbiamo iscritto la squadra, ottemperando a una fideiussione bancaria di 500mila euro. Da quel momento è iniziata l’avventura dei prezzi popolari, soprattutto in sede di campagna abbonamenti: preciso che l’intero incasso è stato destinato al pagamento dell’incentivo all’esodo dei vecchi giocatori.
‘Poi: ricordate la possibilità di essere ripescati in B ad agosto? Per questo è stato impegnato un milione di euro, poi restituitoci un mese dopo. Per il mantenimento della squadra sono stati spesi oltre 6 milioni. Quanto ai ricavi, tra sponsorizzazioni, contributo di Lega e incassi, i numeri vedono in voce 3 milioni di euro. Quindi, le passività pari a 3 milioni, sono state già ripianate dall’attuale compagine societaria’.
‘Da non sotto valutare poi il valore della squadra, pari a 4milioni e 400mila euro, ma chiarisco che gli elementi effettivamente usati complessivamente raggiungono il valore di 2 milioni di euro; la metà dei costi, in pratica, è stata impiegata per calciatori non parte integrante del gruppo, se non addirittura non militanti nel Lecce (i vari Della Rocca e Vinetot, ndr). E poi ci sono i vari debiti, pregressi: ‘ci sono debiti col fisco, ad esempio, e che potrebbero in futuro portarci via un altro milione di euro’.
‘La società – ha continuato Sticchi Damiani – per tutti questi motivi, ha bisogno ancora di una ristrutturazione pesante, soprattutto per il debito fiscale. Le ricette? Prima di tutto bisogna vincere, andare in Serie B, perché con questi numeri è davvero difficile andare avanti. Prima si vince, meglio è per tutti, per la piazza e per le casse societarie. La nostra voglia di vincere era talmente tanta, per inciso, che in tempi non sospetti avevamo prospettato alla squadra un premio promozione con numeri forse più consoni a una promozione in Serie A. Poi bisogna lavorare sui contratti, tentando di alleggerire quelli in esubero, costruendo una squadra capace di vincere, giovane dal punto di vista anagrafico, e per questo serve in Direttore Sportivo che inizi a lavorare da subito, oggi stesso.
Ma il Lecce guarda avanti: Si va avanti più che mai con la stessa compagine societaria che ha guidato il sodalizio quest’anno. Il Presidente Tundo si è incaricato dell’81% delle quote, Corrado Liguori del 10% e Stefano Adamo del 9%. Come abbiamo sempre detto, la posizione di Tundo era quella che lo voleva impegnato al 51%. Quel 30% del capitale, insomma, è sempre stato oggetto di trattative. Non ho mai nascosto che queste trattative ci siano state e che hanno portato verso la dottoressa Manuela Ferrari.
La dottoressa Ferrari, quindi, entrerà in società versando un milione e mezzo di euro: circa un mese fa è stato sottoscritto un preliminare, con l’ingresso definitivo in società previsto tra giugno e luglio. La stipula definitiva dovrebbe arrivare a breve, con quel famigerato debito con il Fisco che potrebbe rappresentare una variabile significativa. Intano venerdì scorso si è tenuto un CdA dove è stata fatta entrare la dottoressa Ferrari in qualità di semplice consigliera: eventuali deleghe potranno essere conferite al momento dell’ingresso ufficiale in società. Dario Bonetti? Allo stato attuale l’ex calciatore è un consulente personale della signora dal punto di vista tecnico.
‘Sempre dal punto di vista del CdA, poi, si è discusso dell’ingresso nel Consiglio (non in società) di Alessandro Onorato, figlio di Vincenzo, patron della Moby, il main sponsor della nostra squadra. Questo aspetto, perciò, potrebbe significare un rapporto pluriennale con questa grande azienda. Nonostante queste teste, però, la società sta lavorando con umiltà e grande impegno per risanare i numeri: per far girare al meglio ogni ingranaggio, ribadisco, serve uscire dalla Lega Pro.’
‘I programmi della prossima stagione, perciò, sono la logica conseguenza di quanto appena descritto: vogliamo una rosa anagraficamente giovane, capace di vincere il prima possibile, creando anche una ossatura forte per il futuro. Per farlo abbiamo scelto un nuovo DS che risponde a un profilo di grande esperienza: si tratta di Mauro Meluso, fino a ieri direttore tecnico del Cosenza, esperto e navigato il questa categoria. A lui anche un gravoso lavoro in fase in uscita. Meluso ha accettato in queste ore e con grande entusiasmo il trasferimento a Lecce. In Calabria ha saputo lavorare bene sui giovani a bosso costo. Si legherà con noi con un contratto biennale, con la possibilità di un prolungamento in caso di promozione nei prossimi due anni: è un segnale forte dal punto di vista progettuale. Allenatore? Ci sta pensando il nuovo DS: la sua intenzione, e anche la nostra, è quella di individuare il giusto profilo per la prossima settimana. Meluso ha lavorato bene anche con Braglia: ma la scelta sarà rimessa tutto al Direttore.’
Infine un pensiero per l’ex direttore sportivo: ‘Stefano Trinchera non è stato assolutamente bocciato: l’ex Responsabile dell’Area Tecnica ha iniziato a lavorare con un mese di ritardo, mettendoci passione e grande amore per questo territorio. L’intero gruppo societario ha apprezzato tutto il suo impegno.’
Abbiamo deciso di cambiare sede, lasciando Piazza Mazzini, per poi trasferirci a breve in un condominio in via Costadura. È molto avanti poi il discorso dell’acquisto da parte del presidente Tundo della sede per gli allenamenti, individuata proprio a Martignano. Si tratterebbe di un leasing, con un canone d’uso finalizzato proprio all’acquisto della struttura. Concludo dicendo che quest’anno non abbiamo visto le istituzioni locali, e non so perché. Addirittura qualcuno aveva pensato che questa mia avventura era finalizzata a una mia candidatura a sindaco di Lecce e probabilmente questo ha frenato qualcuno. Dico e sottoscrivo che a me di faccende politiche non interessa nulla. Noi abbiamo bisogno delle istituzioni e degli imprenditori locali: i nostri sponsor sono quasi tutti lontani dal territorio e questo è un dato che va cambiato assolutamente. Faccio un appello, quindi, agli imprenditori salentini: dateci una piccola grande mano. E poi i tifosi: ci hanno sempre sostenuto e continuiamo ad avere assolutamente bisogno di loro comunque e a prescindere. Mi spiace essere ancora in serie C: ce la metteremo tutta per fuggire via da questa categoria’.