LECCE: SAVERIO STICCHI DAMIANI FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE E GUARDA AVANTI CON FIDUCIA
Il momento che la squadra sta attraversando ha indotto il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ad indire una conferenza stampa, oggi pomeriggio nella sala stampa dello stadio “Via del Mare”, in cui ha fatto il punto al termine del girone d’andata, parlando della situazione societaria, della lotta per la salvezza, d’infortuni, d’arbitraggi e di calciomercato.
Queste è di sicuro il tempo giusto per fare un primo bilancio:
“Alla fine del girone d’andata è giusto fare un bilancio. A questo punto della stagione siamo virtualmente salvi, ma veniamo da 4 sconfitte consecutive che non si può far finta di non vedere. Non ci esaltiamo per i 15 punti e non ci abbattiamo per il rendimento dell’ultimo mese. Pur tra mille difficoltà il Lecce è pienamente in corsa. Tutta la società crede fermamente nella salvezza e nel girone di ritorno dovremo fare di tutto per confermare la posizione attuale di classifica”.
Alla base di ogni discorso c’è l’aspetto finanziario e il presidente lo esamina subito:
“Qui di casuale non è accaduto niente. Fin dal nostro subentro in Serie C in una situazione difficilissima, abbiamo reinvestito tutti i ricavi ed investito risorse personali di 16 milioni. Una cifra importante per questa proprietà ma, paradossalmente, contenuti per un doppio salto. Il che significa ch si è lavorato bene. Se oggi la società spende, spende soldi proprio, Ad oggi l’U.S. Lecce ha zero euro di debito verso banche italiane ed estere. In più sono stati investiti 5 milioni di risorse proprie per uno stadio non di proprietà. La convenzione non è ancora stata rinnovata. La struttura non è nostra e non possiamo neppure gestirla. Questa Serie A tra le più complicate degli ultimi anni la stiamo affrontando con zero debiti e senza uno stadio di proprietà. Ecco perché non posso permettermi di indebitare il club sperando di venderlo poiché non ha appeal. Per il contesto nel quale ci troviamo a parità di condizioni un potenziale acquirente preferirebbe una società del Nord e non il Lecce”.
Lo scemato entusiasmo? Le voci di retrocessione certa?:
“Un girone fa c’era un entusiasmo incredibile, cosa che oggi non si registra più. Eppure ad oggi saremmo salvi. Il funerale a cui sto assistendo da parte di alcuni non mi piace. Inizia un girone di ritorno in cui le possibilità di salvezza sono intatte. La lotta per la salvezza la allargo anche oltre le ultime quattro squadra in classifica. È un torneo così difficile che anche altri club potrebbero rientrare in gioco”.
Preparazione sbagliata casusa degli infortuni?:
“La squadra viene da 4 sconfitte figlie di un particolarissimo momento legato agli infortuni. Abbiamo fuori Calderoni, Majer, Farias con Falco, Mancosu e Lapadula che giocano grazie agli antidolorifici, giocano con infiltrazioni pur di esserci e dare una mano. Il tema infortuni sono tutti traumi da contrasti di gioco, tranne Farias. Per questo non si può parlare di dubbi sulla preparazione. Magari è vero che i tempi di recupero non sono stati particolarmente rapidi. Ho chiesto personalmente al dottor Peppino Palaia di assicurare una presenza quotidiana che negli ultimi tempi non è stata possibile a causa delle sue condizioni di salute. Ora che sono migliorate sarà di nuovo più vicino alla squadra. Eravamo pronti a migliorare, se necessario, lo staff medico, ma lui mi ha assicurato che gli attuali sono ottimi professionisti”.
Sul mercato di riparazione:
“Per il mercato c’è una lucida strategia. Le scelte sono sempre condivise tra tutte le componenti del club. Serve sfoltire la rosa e reinvestire il ricavato, in aggiunta alle risorse proprie, nell’acquisto da qui alla fine del mercato degli altri tre rinforzi che saranno un difensore, una mezzala ed un trequartista. Stiamo inoltre valutando se ingaggiare o meno un non comunitario. I top club ci propongono di continuo i loro giovani, ma noi cerchiamo elementi più esperti. Per la difesa in entrata ci sarà un solo centrale. I 38 gol incassati sono responsabilità di tutti e non solo di quel reparto. Meccariello si gioca il posto con gli altri perché è tornato a disposizione.
Sul fronte cessioni, La Mantia ha avuto un’opportunità di allungare la sua carriera con l’Empoli che ha fatto un’offerta importante. La valutazione del comparto tecnico ha fatto sì che il giocatore potesse essere ceduto. E così avverrà per ogni altra operazione in uscita. Anche Tabanelli (interessa al Frosinone, ndr) sarà grato al Lecce per aver avuto una chance di migliorare la propria carriera e la propria situazione economica. Vanno ringraziati entrambi. In entrata sono già arrivati Donati, Deiola e ci saranno, appunto, altre tre operazioni per le quali abbiamo dato mandato al ds Meluso andando ancora una volta un po’ oltre il budget. Crediamo che serviranno per mantenere almeno la posizione ad oggi di classifica. Nelle prossime ore credo ci saranno sviluppi”.
Certamente nessuno smobilita:
“Ci tenevo a fare questo chiarimento perché dopo 4 sconfitte anche squadre più attrezzate potrebbero perdere le proprie certezze. Invece a Lecce sappiamo bene cosa fare. In campionato tutto può ancora succedere. Nessuno intende smobilitare, o si abbatte, o molla di un centimetro. In tal senso, voglio ringraziare i 1700 tifosi presenti a Parma che erano al nostro seguito come solo loro sanno fare in tutta Italia ed in qualunque giorno si giochi. Spiace per il risultato, ma non ho visto una situazione così drammatica come alcuni l’hanno dipinta. Dopo il primo gol subito al massimo c’è stata una reazione più debole rispetto ad altre volte, ma figlia del momento davvero particolare che stiamo attraversando”.
Rientro a tempo pieno di Peppino Palaia nello staff medico:
“Da oggi in poi i giocatori indisponibili si cureranno solo a Lecce nel Centro del dottore Palaia e se qualcuno dovesse andare fuori sarà esclusivamente per effettuare visite specialistiche che saranno condivise con lui che è il responsabile medico. Il tutto sarà poi comunicato alla Stampa nel rispetto della normativa sulla privacy dei calciatori per evitare spiacevoli situazioni con gli operatori dell’informazione”.
Rapporti con Lega e classe arbitrale:
“Il Lecce paga anche il noviziato in A. Sul tema arbitrale credo che finalmente, per determinati atteggiamenti che abbiamo mantenuto, la classe arbitrale abbia capito che qui c’è una società seria. Sono convinto che le piazzate stile Anni Ottanta non servano a niente, meglio dialogare sulle regole, perché le piazzate sono controproducenti, nonostante molti tifosi la pensino diversamente. Siamo una società credibile sia in Lega, che da parte degli arbitri. Se errori ci sono stati non è per malafede. A Parma si poteva fischiare fallo su Dell’Orco nell’azione del primo gol ma non ci ho visto complotti”.
I tifosi per noi un patrimonio inestimabile:
“Io garante verso i tifosi? È vero, anche loro rappresentano per noi un patrimonio. Sono rimasto molto contento dell’accoglienza degli amici del Lecce Club di Parma con cui ho trascorso una bellissima serata e con i quali si pensa ad altre manifestazioni congiunte. Per questo motivo ricordo che, se malauguratamente il Lecce dovesse retrocedere, devo fare in modo che non resti con le ossa rotte come successo ad altri. Assicuro che qui si remerà tutti nella stessa direzione perché la salvezza equivale 5 volte tanto il famoso paracadute per chi torna in B”.
Ma ora si deve pensare all’Inter:
“Mi auguro che il risultato non sia precluso per il Lecce come oggettivamente appare sulla carta. Magari potrebbe accadere qualcosa di straordinario e sarebbe bello celebrarlo davanti così tanti tifosi che assieperanno le tribune dello stadio Via del Mare”.
Ernesto Luciani