LECCE: SI DIMETTE ROBERTO RIZZO, CHI AL SUO POSTO?
Sabato in casa del Catania è arrivata la prima sconfitta in campionato. Ora, il tecnico del Lecce, Roberto Rizzo, ha deciso di rassegnare le dimissioni, dettate “esclusivamente da motivi personali”.
Una brutta pagina nella storia del calcio a Lecce. La sconfitta è arrivata sul campo per una manifesta superiorità dell’avversario, ma le dimissioni del tecnico (dietro cui si nasconde qualcosa che non è possibile sapere, almeno a breve) sono una sconfitta per tutti. Lo è per la società che forse si è fatta influenzare troppo da una sola partita giocata davvero bene e immeritatamente perduta (Alessandria) senza tener conto di altri fattori, seppur molto importanti. é, però, una sconfitta per tutto l’ambiente calcistico leccese che, forse, non ha ancora fatto proprio l’essere piombato nel terzo campionato italiano e che il “nome” conquistato in precedenza non attribuisce nessun titolo di merito.
Quella leccese è una panchina che scotta e non può essere diversamente visto che in cinque stagioni di Lega Pro o Serie C (fate Voi), con il prossimo, siamo a undici allenatori che si sono succeduti nella guida della squadra giallorossa. E per la precisione possiamo parlare anche di tredici tecnici avvicendatisi, visto che Lerda è stato anche un subentrante ed iniziatore di una seconda stagione.
Si è iniziato con Lerda, sostituito da Toma a sua volta surrogato da Giustinetti; poi è stata la volta di Moriero con Lerda che riprese il suo posto dopo solo cinque giornate e iniziò la stagione 2014/2015 durante la quale però sullo scanno leccese sedette, dopo il tecnico piemontese, prima Pagliari e quindi Bollini; si arriva alla stagione 2014/2015 ed ecco che si inizia con Asta ma si finisce con Braglia; stagione 2016/2017 si cambia ancora Melsuo porta a Lecce Padalino ma alla fine ecco arrivare Rizzo che guida la squadra ad una nuova tornata di play off (perduti). Siamo ai giorni nostri, stagione 2017/2018 si inizia confermando Rizzo ma dopo solo tre giornate siamo alle solite. Il lecce è senza guida tecnica e Meluso deve di nuovo operare una scelta. Chi sarà il nuovo tecnico e quali doti dovrà possedere per resistere più a lungo dei suoi predecessori? Di sicuro dovrà essere di grande personalità, preferibilmente di una certa esperienza del nostro campionato, meglio se lo ha già vinto, ed avere idee chiare su come schierare la squadra e come correggerla in corso d’opera leggendo, con la propria testa, le partite che andrà a giocare.
La “rosa” non è perfetta, ma chi è perfetto?, ed è migliorabile d’accordo ma forse utilizzando meglio tutti gli elementi che ne fanno parte si può già ottenere qualcosa di più positivo.
La speranza è questa, la certezza la potremo avere solo a posteriori. Intanto si deve far presto e bene la scelta principale: il nuovo allenatore, ma questo è un compito che lasciamo volentieri a Mauro Meluso.
Ernesto Luciani