IL LECCE SI GODE LA SOSTA PRONTO A RIPARTIRE
La vittoria contro il Parma ha dato la stura finale all’entusiasmo dei tifosi salentini che da domenica sera vedono solo un futuro splendido per la loro squadra. Come ho già detto ovviamente il ritorno della passione sportiva sopita per colpa dell’infelice conclusione della passata stagione è certamente dovuto a quanto di buono sta facendo la squadra, sul campo, e lo staff tecnico nel corso del lavoro settimanale.
Quando è arrivato a Lecce, Marco Baroni è stato accolto con simpatia ed affetto per ciò che aveva fatto da calciatore; ora dopo qualche mese il turno superato in Coppa Italia (guarda caso a spese del Parma) i risultati ottenuti nelle dodici giornate disputate si è saputo conquistare anche la stima e la fiducia di tutti come tecnico.
Serio come è sempre stato, Baroni, giorno dopo giorno ha plasmato la squadra è l’ha portata ad applicare il gioco che lui predilige perché ritiene che in quel determinato modo si possono ottenere i risultati giusti.
Ed il modo, a leggere tra i numeri delle partite giocate, è quello di aggredire l’avversario a partire dal primo minuto un po’ come portare in pratica il principio che chi grida di più spesso conquista la ragione in una discussione.
L’avversario aggredito e talvolta colpito al cuore (gol al passivo) viene a trovarsi in una condizione di inferiorità che gli rende tutto più difficile e poi come si sa risalire la corrente è spesso più complicato da fare.
Il Lecce che vanta il secondo attacco del campionato con 21 reti ha realizzato la maggior parte del proprio bottino nella prima parte della partita (14) e ancora più nello specifico quattro volte nel primo quarto d’ora di gara. Nelle due ultime partite giocate contro Cosenza e Parma, ad esempio, i mitraglieri leccesi hanno messo a segno sette reti, bene sei di queste sono state realizzate nel primo tempo.
Il vantaggio di aggredire prima dell’esserlo è poi supportato da un altro dato molto importante del Lecce di quest’anno. Baroni è riuscito a dare alla squadra un equilibrio tra i reparti che assicura anche un’ottima copertura in fase di non possesso.
Da ciò si spiega il fatto che in questo scorcio di torneo il Lecce abbia chiuso senza subire reti in ben cinque volte risultato al momento la seconda difesa del campionato.
La naturalezza con cui il Lecce, che con Coda vanta il capocannoniere della serie B (8 reti), va in gol e la ritrovata compattezza del reparto difensivo non può che far sperare a tutti i tifosi giallorossi che da qui alla fine ci sarà di sicuro da lottare e da soffrire ma questi ragazzi certamente ci daranno tante altre gioie.
Ernesto Luciani