LECCE HA IL SUO NUOVO GOVERNO
Varata la giunta comunale voluta dal Sindaco Carlo Salvemini
Non ci sono grandi sorprese quando il Sindaco Carlo Salvemini snocciola i nomi di coloro, cinque uomini e quattro donne, collaboreranno con lui al governo di questa Città che, sta man mano apprezzando il nuovo corso e da esso si attende quelle svolte atte a far crescere Lecce e le sue Marine spesso trascurate, se non dimenticate, in passato.
Nella mattinata odierna il sindaco Carlo Salvemini ha presentato alla stampa e alla cittadinanza la giunta comunale presso l’Open Space di Palazzo Carafa.
Quattro, come accennato, le donne in una squadra di nove componenti, con il Sindaco a fungere da decimo visto che ha tenuto per sé alcune deleghe degne di essere seguite con particolare attenzione (Bilancio, Tributi, Rapporti con l’università, Mobilità e Qualità della vita).
Dalla lista del primo cittadino, Lecce Città Pubblica, arrivano Rita Miglietta (che ne era coordinatrice) e Silvia Miglietta, la più suffragata. Due sono “tecniche”: si tratta della docente universitaria Patrizia Guida (moglie dell’ex rettore dell’Università del Salento, Domenico Laforgia) e di Antonella Agnoli, l’unica non salentina della squadra di governo. Una scelta fortemente voluta dal sindaco, che nei suoi confronti ha sempre dimostrato grande stima: originaria della provincia di Belluno, ha una esperienza trentennale, anche in campo internazionale, nella progettazione e gestione degli spazi pubblici a uso culturale.
Di seguito una dichiarazione proprio dell’ultima new entry dal mondo civile: Antonella Agnoli, membro del Consiglio Superiore dei beni culturali e paesaggistici, alla quale è andata la delega a cultura, creatività e valorizzazione del patrimonio culturale: “E’ un onore e un piacere presentare donne e uomini che mi affiancheranno nel lavoro amministrativo – ha commentato Salvemini – la nomina della giunta è un passaggio simbolico sul quale si addensano curiosità e speranze. La giunta tuttavia non è l’alfa e l’omega del nostro lavoro amministrativo. Queste decisioni avranno un deficit di consenso: non tutti saranno contenti o soddisfatti. Qualunque provvedimento politico contiene anche del dissenso ma è importante viverli con serenità.
