LECCE TESTA AL TORINO. PARTITA DA VINCERE
La cosa più importante da fare in questi primi di giorni di lavoro, in vista di un incontro già di per sé molto impegnativo, è quello di lasciar sopraffare dal peso delle due sconfitte subite dal Lecce negli ultimi due turni.
Bisogna guardare avanti con speranza e con fiducia basandosi su ciò che di buono si è fatto sinora. Gli errori sono stati fatti, certo, e sicuramente Baroni e tutti i calciatori, all’interno dello spogliatoio, ne parleranno sin da oggi alla ripresa del lavoro.
Contro il Torino, allo stadio alle ore 12,30 il Lecce deve giocare senza assilli ma anche convinto che bisogna tornare a fare punti perché ne mancano ancora diversi, non molti, per raggiungere quella sommatoria che possa tener lontano qualunque pericolo.
Alla fine della venticinquesima giornata, quando quindi ne mancano ancora tredici, i giallorossi vantano ancora nove punti sul Verona, terz’ultimo con Spezia e Salernitana in mezzo quali cuscinetto fra le due posizioni in classifica.
Baroni, intanto, può lavorare su tutti i disponibili, sicuro di non dover rinunciare a nessuno per squalifica con sempre gli stessi quattro diffidati (Balla, Colombo, Maleh e Umtiti) passati indenni dalla sfida di San Siro e quindi pronti a scendere in campo se il tecnico lo deciderà.
Da ieri, poi, il Lecce potrà contare su un nuovo tifoso, nella giornata di ieri infatti + stato impiantato davanti alla tribuna centrale un albero d’ulivo simbolo del Salento.
Il significato è evidente: il legame tra questo tipo di albero e tutto il Salento e visto che l’Ulivo è un albero secolare e molto resistente ecco il giusto riferimento alla squadra di calcio che vive e vivrà a prescindere da chi la guida o da chi la compone perché proprietà del popolo salentino, tifoso e non.
Ernesto Luciani