LECCE vs AKRAGAS La partita vista il giorno dopo

Un Lecce più scippato che sfortunato

Un Lecce che ha fatto passi in avanti su tenuta atletica e comportamento nel corso dei novanta minuti non è riuscito a fare risultato pieno, questa l’amara considerazione da fare quando ancora è ribollente la rabbia per le tante, troppe, occasioni sprecateper un nonnulla e per un calcio di rigore macroscopico non assegnato quando ormai mancava pochissimo alla fine. Poi quando la ragione ha il sopravvento sulla passione ecco quello che ha detto la partita contro l’Akragas. Nel primo tempo, forse, si è atteso un poco troppo le mosse dell’avversario e qualche uomo non ci è sembrato nelle migliori condizioni poi nel secondo tempo per tutto l’arco del tempo di gioco è stato un assalto al fortino messo in atto da Di Napoli con uno stuolo di buoni giocatori sul piano fisico e che, pur essendo molto giovani, conoscono già a menadito tutti i trucchi per perdere tempo, irretire l’avversario e nello stesso tempo saper prendere per il verso giusto un arbitro che ha ammonito poco e tardivamente e che speriamo di non dover più segnalare come direttore di una gara del Lecce (tre partite una sconfitta e due pareggia a reti inviolate tutte gare in casa nostra ndr).

Il secondo tempo pur con tutti gli errori però ci fa sperare bene per il futuro, un Lecce così forte da un punto di vista di tenuta ci induce ad avere fiducia nel lavoro che Lepore ed i suoi stanno facendo. Il campionato è lungo e c’è tempo per recuperare questi due punti che, nel complesso, avremmo meritato di ottenere e che, invece, per più motivi ci sono stati scippati.

Ernesto Luciani