L’EX MANIFATTURA TABACCHI SI APRE ALLE VISITE: IL 31 LUGLIO CON L’ARCH. MANTOVANO
Nell’ambito della tappa leccese della Mostra itinerante “9 x 100 = ‘900 – 9 ITINERARI PER 100 ARCHITETTURE DEL ‘900 IN BASILICATA E PUGLIA”, finanziata dalla Regione Puglia e già evento ufficiale Fondazione Matera 2019, il Comune di Lecce – Assessorato alla Cultura e Assessorato all’Urbanistica, e Docomomo Italia – sezione Puglia Basilicata ETS organizzano due focus di approfondimento con visite guidate sull’architettura del ‘900 a Lecce e nel Salento.
Venerdì 31 luglio sarà possibile visitare l’ex Magazzino Tabacchi Greggi in via Dalmazio Birago a Lecce, e martedì 4 agosto si visiterà la mostra di architettura, attualmente allestita presso il Museo Castromediano in viale Gallipoli a Lecce. Nella mostra sono presenti le architetture più significative realizzate in Puglia e Basilicata nel corso del XX secolo: un’iniziativa che costituisce il risultato di una schedatura del patrimonio architettonico regionale del Novecento da parte della Sezione Puglia e Basilicata di Do.co.mo.mo Italia Onlus (Associazione italiana per la documentazione e la conservazione degli edifici e dei complessi urbani moderni).
All’interno di tale schedatura, un Comitato Scientifico di rilievo internazionale ha selezionato 100 opere di architettura moderna in percorsi tematici o “itinerari”, che collegano le opere delle due regioni al dibattito culturale nazionale, esaltandone le peculiarità. Per quantità e qualità le architetture del Novecento presenti a Lecce e provincia costituiscono un’importante porzione della Mostra e del catalogo, edito da Gangemi: su 100 opere, 26 pannelli sono relativi a edifici salentini.
Per approfondimenti sui contenuti della mostra:
https://www.youtube.com/watch?v=IJbW7gQ2fow&feature=youtu.be
La partecipazione agli eventi è gratuita e le visite saranno organizzate in 3 fasce orarie (h. 9.00 – 10.00 – 11.00) , ognuno composto da non più di 10 persone e con prenotazione obbligatoria sino ad esaurimento posti (Whatsapp: 3406128523).
Le visite saranno guidate dall’arch. Andrea Mantovano, consigliere Docomomo Puglia Basilicata e curatore della tappa leccese della mostra organizzata in collaborazione con Museo Castromediano, Comune di Lecce, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Lecce, Nicolì S.p.A. e Xgraph.
I partecipanti dovranno dotarsi di mascherine; per la visita all’ex Magazzino Tabacchi si raccomanda l’uso di scarpe chiuse e pantaloni lunghi, con appuntamento presso il cancello di ingresso in via D. Birago.
“È una occasione unica per scoprire dal di dentro la storia, la funzione economica e sociale di un’architettura imponente, complessa, che ha segnato la vita della città di Lecce nella prima metà del secolo scorso – dichiara l’assessore alla Cultura del Comune di Lecce Fabiana Cicirillo – le iniziative legate alla mostra in corso al Museo Castromediano, che invito i cittadini a visitare, sono un prezioso passo verso la riscoperta e il racconto di un passato non lontano che ha cambiato il volto del territorio leccese e salentino dal punto di vista architettonico. La nostra città vanta un patrimonio architettonico novecentesco di grande rilievo e valore ed è nostra intenzione trovare le occasioni per raccontarlo e divulgare l’influenza, ancora forte, che esso ha avuto sull’identità culturale della città di Lecce”.
“La visita guidata all’ex Magazzino Concentramento Tabacchi rappresenta una prima occasione per riaprire alla città un manufatto architettonico che ha segnato la vita della città del XX secolo, sia come manufatto architettonico e imponente presenza fisica, sia perché luogo di lavoro per almeno tre generazioni di centinaia di operaie e operai – dichiara l’Architetto Andrea Mantovano, consigliere Docomomo Puglia Basilicata – Un luogo dismesso e chiuso da quasi vent’anni, eretto dalla Società di Costruzioni Nervi e Nebbiosi ovvero dalla prestigiosa firma di Pier Luigi Nervi, maestro dell’architettura del Novecento e tra i protagonisti della Mostra “9×100=’900” in corso di svolgimento presso il Museo Castromediano”.