Li.DiA.- AL VIA IL PROGETTO IN RETE PER L’INSERIMENTO LAVORATIVO DELLE DONNE VULNERABILI
Dopo R.I.Vi.Vi. e Capitane d’Impresa, ARPAL Puglia avvia il terzo progetto in rosa: con Li.DiA. nasce la rete per l’inserimento lavorativo delle donne con vulnerabilità Lecce, 20 dicembre 2023 – Il lavoro come leva di riequilibrio personale per superare le fragilità: è il cuore di Li.DiA. (acronimo di Libera di Amarsi), il terzo progetto targato ARPAL Puglia dedicato alle donne e, in particolare, a quelle più vulnerabili, dopo R.I.Vi.Vi. per le vittime di violenza e Capitane d’Impresa. Donne fragili, non o poco scolarizzate, migranti e vittime di tratta seguite dai Servizi sociali; donne in cura presso i Ser.D. della Asl di Lecce per dipendenze da alcool, droga o comportamenti (come la ludopatia, ma non solo); donne migranti beneficiarie dei progetti SAI, relativi ad accoglienza e integrazione, attivati da Comuni e Unioni dei Comuni.
È a loro che Li.DiA. intende rivolgersi. Per essere efficace, ARPAL Puglia si è fatta promotrice di una rete che coinvolge istituzioni e attori sociali e imprenditoriali. Il progetto, adottato anche a Bari e presentato in conferenza stampa mercoledì 20 dicembre presso la sede della Regione Puglia a Lecce, è avviato in via sperimentale nei territori ricadenti nella competenza dei centri per l’impiego di Martano e Poggiardo, al fine di testarlo e capitalizzare le buone prassi, prima della successiva estensione a tutto l’Ambito provinciale.
“Siamo consapevoli del fatto che, all’interno della categoria già di per sé fragile delle donne, esistono casi maggiormente complessi di vulnerabilità, per i quali l’inserimento lavorativo riveste un ruolo decisivo nel percorso di ripresa di consapevolezza di se stesse. Con Li.DiA. – ha spiegato Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento Servizi per l’Impiego Ambito di Lecce di ARPAL Puglia – intendiamo innovare le attività di orientamento e counseling motivazionale, progettando specifici servizi di accompagnamento al lavoro (sia dipendente che autonomo) che permettano un supporto personalizzato e globale all’utente.
Ogni donna sarà assistita nella predisposizione di un proprio progetto professionale o formativo e nella riattivazione e potenziamento delle attitudini e competenze, anche attraverso percorsi formativi tematici (come alfabetizzazione informatica, imprenditorialità) e di apprendimento in azienda. Sarà nevralgico il ruolo delle organizzazioni datoriali per creare un cordone di imprese sensibili attorno a queste fragilità”.
Alla conferenza sono intervenuti anche Antonella Pappadà, consigliera di Parità Provincia di Lecce; dott. Giovanni Casto, medico del Ser.D. Dipartimento Dipendenze Asl Lecce; Rossano Corvaglia, direttore Consorzio per la realizzazione del sistema integrato di Welfare Ambito di Poggiardo; Fabio Tarantino, presidente Ambito territoriale sociale di Martano, e i referenti degli altri enti partner di progetto.