CON LO SCIALBO PAREGGIO DI COSENZA DIAMO L’ARRIVEDERCI AL FOGGIA
È stata una partita, quella tra Cosenza e Lecce, che si è andata spegnendosi nel corso dei novanta minuti come un cero votivo che si consuma lentamente, senza sussulti, senza impennate.
Inizialmente, e solo per poco, le due squadre hanno cercato il risultato pieno e ci è andato vicino il Cosenza, ottimo l’intervento risolutore di Perucchini e poi Drudi) mentre il Lecce con l’occasione buttata al vento da Fiordilino ha confermato che il suo rapporto con il gol è abbastanza flebile. Così alla fine, anche in virtù del risultato ottenuto dal Foggia, possiamo dire, in maniera definitiva, addio alla promozione diretta. Con sei punti da recuperare, ma in effetti bisogna recuperarne sette, il Foggia ha messo già quasi i due piedi nel massimo campionato mentre i giallorossi dovranno affrontare la roulette dei play off, quest’anno ancora più difficili da giocare.
Questa volta i giallorossi non hanno saputo trovare la via del gol badando dapprima a controllare la voglia dei padroni di casa di fare uno brutto scherzo all’inviso ex Ds Mauro Meluso, poi hanno tentato anche un forcing finale ma con una carica mentale e fisica abbastanza preoccupante in vista dei futuri impegni.
I play-off da stasera ci aspettano. Del resto il Lecce alla promozione diretta, a nostro modesto avviso, ha rinunciato con la sconfitta rimediata a Francavilla. Lì Padalino e i suoi ragazzi avrebbero dovuto ottenere ad ogni costo la vittoria per presentarsi, poi, alla partita clou della stagione, quella di Foggia, con un punto di vantaggio e non uno da recuperare. Certo nel calcio non c’è controprova di ciò che si dice ma siamo convinti che le cose sarebbero andate molto diversamente dal come poi sono andate.
Ora, però, è giusto e doveroso ricompattarsi tutti. Società, squadra, tifosi devono mettere da parte prevenzioni, illazioni, risentimenti e qualunque altro sentimento possa causare disturbo e divisioni. Anche il rapporto burrascoso col tecnico deve passare in secondo ordine, gli interessi del Lecce vengono prima di tutto e tutti; a Padalino si potrà sempre mandarlo via, anche a promozione conquistata (volesse il Cielo) se non si capirà da parte di tutti che è meglio vivere in pace piuttosto che fare guerriglia per quanto essa possa essere motivata.
I play off sono una seconda possibilità che il Lecce, per ora, ha sempre buttato al vento ma le statistiche sono fatte per essere interrotte e quindi: uniamoci e speriamo sino alla fine.