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L’Ordine dei Medici scrive al Sindaco Adriana Poli Bortone

L’Ordine dei Medici scrive al Sindaco Adriana Poli Bortone

Gent.ma Sindaco di Lecce On. Adriana Poli Bortone

Benvenuta e bentornata!

in un territorio a cui è legata da tanti rapporti, anche di affetto.

I Medici e gli Odontoiatri, vivendo un periodo di particolare disagio e difficoltà, si attendono molto anche da Lei e dalla Sua azione.

In primo luogo noi viviamo il disagio del ruolo Medico con un costante rischio nella dignità, nel decoro e nella sicurezza, sia fisica (aggressioni) che clinica. Abbiamo il diritto di lavorare con serenità, dignità e sicurezza. Riteniamo che il Suo ruolo istituzionale possa servire efficacemente per sottolineare questo obbiettivo.

Un grande disagio è quotidianamente da noi vissuto mentre garantiamo la “salute nelle differenze” (presenti in vari ambiti) e che – è scientificamente dimostrato – determinano differenti aspettative di vita (ad esempio nel Salento vi è un’attesa di vita 3 anni inferiore a quella di Firenze). Ci aspettiamo perciò che possa impegnarsi direttamente per frenare a tutti i livelli il Regionalismo Differenziato che si configura come uno strumento per discriminazioni e disparità di accesso ai servizi essenziali ed è un ostacolo  quasi insormontabile per acquisire nuove risorse nei nostri territori Meridionali, risorse che peraltro riteniamo indispensabili per svolgere adeguatamente la nostra professione (organici carenti di MMG, Ospedalieri, 118, Specialisti, PLS, ecc.) e poter limitare le inaccettabili lite d’attesa, sempre più vergognose.

Riteniamo che il Suo ruolo sia certamente rilevante nel definire l’impegno per il Corso di Laurea in Medicina (MEDTEC) di Unisalento, che quest’Ordine professionale ritiene servirà come riferimento per il territorio e valorizzazione delle realtà già qui presenti.

Salutiamo con molte aspettative l’impegno che si è assunto per sviluppare nella Città di Lecce corretti stili di vita e lo sviluppo di una mobilità e un’alimentazione sostenibile e accessibile, tenendo presenti sempre le fasce di popolazione più fragile (migranti, ragazzi, meno abbienti), così come l’impegno per limitare la dipendenza da droghe e alcool.

Vorremmo che la sintonia istituzionale fosse declinata in impegni che possano rendere migliore e più salutare la vita dei concittadini leccesi.

Donato DE GIORGI

luciani.2006@libero.it

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