LUCA ROSSETTINI; “AMO LA CUCINA MA IL CALCIO È UN’ALTRA COSA”
Luca Rossettini, difensore centrale, vero stakanovista del reparto arretrato con una sola gara (col Genoa) saltata per squalifica, è uno dei nuovi calciatori giallorossi arrivati quest’estate per adeguare la squadra all’impegno del massimo campionato italiano. Oggi è stato ospite dei canali social della società. Veneto originario di Padova ha descritto come trascorre questo periodo di quarantena obbligata:
“Sto cercando di vivere questo momento con serenità cercando di trasmetterla ai bambini, passo tanto tempo con loro. Dentro invece uno si porta preoccupazione e paura per quello che è successo. Nella mia testa le immagini di Bergamo dove si vede il corteo funebre con le bare su mezzi militari rimarranno per sempre”.
Per scacciare gli incubi meglio parlare di calcio:
“La squadra ha dimostrato di poter meritare la salvezza sul campo, i punti conquistati sono un buon bottino fino ad ora. Nel girone di ritorno dobbiamo cercare di vincere tutti gli scontri diretti. La caratteristica principale è l’identità, la capacità non abbandonare mai il nostro gioco, nel bene e nel male, questo ci dice sempre il mister, questo è il dna della squadra e lavoriamo per migliorare le qualità e limare i difetti. Questo è un gruppo sano di gente che vuole emergere. Difesa a 3 oppure 4 è uguale, sento più mia quella a 4 perché in carriera ho giocato il più delle volte.
Ho scelto Lecce per due motivi: uno è ripagare la fiducia del direttore e del mister che mi hanno voluto e la seconda per riscattarmi dopo l’annata infelice giocata col Chievo.
Mi piace pensare che il vero Lecce si sia visto a Napoli, contro una grande squadra, abbiamo giocato a viso aperto, senza snaturarci, prendendoci i nostri rischi, trovando delle buonissime trame e dei bel gol ed un risultato straordinario. Mentre vorrei rigiocare gli ultimi minuti contro la Sampdoria a Marassi perché meritavamo di vincere e vederla sfuggire dalle mani a pochi minuti è stata una delusione”.
Da uomo semplice e riservato, tutto casa e lavoro Rossettini vive per la famiglia e con essa spera di poter presto evadere da questa clausura cui tutti dobbiamo sottostare
“Appena finirà quest’emergenza sanitaria prenderò la macchina, mia moglie i bimbi e andrò al mare
La mia giornata ruota intorno ai bambini, fin dalla notte con la più piccola e poi con gli altri due che aiutiamo con la scuola a distanza, non è proprio facile, cerchiamo di supportarli.
A parte la cucina, che è una mia passione, ma che divido con mia moglie, poi guardiamo qualche film, adesso mi sono intestardito ad imparare la chitarra. E cerco di mantenermi in forma; ho un trx che si aggancia alla porta e si possono fare tanti esercizi e poi mi alleno anche con i bambini e mia moglie, a corpo libero, per farli divertire un po’ e tenerli in movimento. Ogni due giorni scendo in garage, sono diventato un po’ lo zimbello del palazzo, corro avanti e indietro e faccio lavori intermittenti sui 50 metri e poi delle salite sulla rampa che porta alla strada. Poi mia moglie ha la passione di cucire e adesso sta confezionando tante mascherine da consegnare in parrocchia o al supermercato e questo le fa onore”.
Ernesto Luciani