LUPIAE SERVIZI, CON IL BILANCIO 2020 CONTINUA IL RISANAMENTO
Salvemini: “Il più importante risultato positivo raggiunto dalla società dalla sua costituzione”
Pagliaro: “L’investimento principale nei prossimi anni sarà sui mezzi e sul personale”
Il bilancio di esercizio al 31.12.2020 di Lupiae Servizi si chiude con un utile di 888.152 euro, in linea rispetto a quanto previsto dal piano d’impresa inserito nella proposta concordataria. Il risultato positivo di amministrazione consente alla società di continuare a onorare, nell’annualità 2021, il piano concordatario omologato dal Tribunale lo scorso febbraio, avviando di fatto la riduzione del monte debitorio dell’azienda.
Continua dunque con passo deciso il risanamento della società partecipata del Comune di Lecce, che entro il febbraio 2026 dovrà far fronte alla debitoria concordataria, che ammonta a 8.247.192,90 euro. Il positivo andamento della gestione, volto al contenimento dei costi e al recupero di adeguati livelli di produttività, consente alla società di onorare gli impegni assunti con il Tribunale e con i creditori (dipendenti, professionisti, Inps, Inail, Erario e istituti bancari).
Il bilancio 2020 segnala il più importante risultato positivo di Lupiae servizi dalla sua fondazione, segnando una netta inversione di tendenza rispetto agli esercizi precedenti. Dal 2004 al 2017 la società ha infatti registrato passivi di bilancio per più di 17 milioni di euro, chiamando periodicamente il Consiglio comunale a ripianarli, con operazioni di ricapitalizzazione a copertura delle perdite oggi non più replicabili, stante il percorso di risanamento dei conti avviato dal Comune di Lecce con la procedura del 243 bis del Tuel.
La Lupiae, comunque, non resta ferma. Grazie ai risparmi conseguiti dalla società su noleggi operativi e manutenzioni straordinarie, nel 2020 ha preso il via un graduale processo di ammodernamento degli automezzi e delle attrezzature – caratterizzate da un elevato grado di usura e obsolescenza – al fine di migliorare la qualità del servizio prestato alla cittadinanza.
L’azienda ha inoltre internalizzato la procedura di elaborazione delle buste paga, formando risorse interne, introdotto il sistema informatico per la lettura delle presenze giornaliere e una interfaccia con applicazione mobile per la gestione del rapporto del dipendente con la società e avviato l’iter per la predisposizione del piano formativo aziendale attraverso il ricorso a fondi interprofessionali.
Nel corso dell’emergenza Covid, la società non ha fatto accesso volontariamente alla Cassa Integrazione in deroga, anche per garantire il corretto svolgimento dei servizi di pubblica utilità e di supporto al Comune. Ha avviato, arricchendo la propria offerta verso clienti pubblici e privati, il servizio di sanificazione di uffici e ambienti di lavoro ed è stata coinvolta nel rilancio del Must- Museo storico della città di Lecce con il servizio di accoglienza, biglietteria e informazioni ai visitatori.
Nel 2020 è stato sottoscritto con i sindacati confederali e con Fiadel e Confintesa un contratto di secondo livello che prevede l’erogazione di un premio di produttività annuale ai lavoratori a fronte dell’affidamento di nuovi servizi da parte del socio unico rispetto a quelli già svolti. Il premio è subordinato alla verifica di requisiti quali l’aumento del volume di produzione, l’indice di soddisfazione del committente, il rispetto dei tempi di consegna, la riduzione dei tassi di assenteismo e degli infortuni sul lavoro.
I primi mesi del 2021 confermano la tendenza positiva dell’esercizio precedente. Un andamento incoraggiante in relazione al rispetto del Piano concordatario e alla definitiva – seppur ancora lunga – fuoriuscita dalla condizione di precarietà che ha caratterizzato l’azienda fino a pochi anni fa.
«Si tratta del più importante risultato positivo raggiunto dalla società sin dal momento della sua costituzione, frutto di scelte, anche impopolari, effettuate nel passato, che cominciano a dare i loro frutti a tutela dell’interesse pubblico e a tutela della società, chiamata a far fronte ad un piano concordatario attraverso il quale giungere a un completo risanamento – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – è un risultato frutto di un lavoro di squadra importante, che vede protagonisti i lavoratori Lupiae insieme al management, all’amministratore Alfredo Pagliaro, al collegio sindacale, ai dirigenti, ai sindacati con i quali è stato sottoscritto un contratto di secondo livello. Ma in questi anni oltre a lavorare sui conti abbiamo anche lavorato sulla qualità e l’ampliamento dei servizi prestati e sulla formazione del personale, perché i risultati di una partecipata non si giudicano solo dai numeri in bilancio. Vogliamo continuare a investire sulla Lupiae: siamo in fase avanzata per la verifica dell’affidamento in house providing – rispettando gli obblighi del legislatore – dell’attività di sfalcio del verde pubblico e per la manutenzione di strade e marciapiedi. Senza rimuovere il passato, che è lì a ricordarci dove eravamo appena pochi anni fa, e considerando l’andamento dei primi mesi del 2021, possiamo dire alla città che siamo sulla buona strada».
«Era agosto 2019 e dissi che la Lupiae avrebbe potuto essere il fiore all’occhiello di questa città – dichiara l’amministratore unico Alfredo Pagliaro – con grande incredulità da parte di tutti. Oggi siamo qui a presentare questo risultato. Siamo intervenuti su tutti i reparti della Lupiae e devo dare atto al sindaco di essere stato non un socio ma un compagno di viaggio insieme al collegio sindacale e ai dipendenti, che hanno compreso come la società avrebbe potuto dare molto di più ma per via di una gestione del passato molto allegra, questo non sia avvenuto. Il nostro è stato un lavoro di squadra difficile perché i servizi sono tanti, i mezzi sono vetusti e la media di età dei dipendenti alta. Abbiamo effettuato una rotazione di oltre 130 persone per ripristinare ruoli e mansioni. L’investimento principale nei prossimi anni sarà sui mezzi, che per vent’anni nessuno si è preoccupato di ammodernare, ma anche sul personale. Nelle cifre che presentiamo, trovate un costo del lavoro cresciuto perché è aumentato il salario per chi è salito di livello e nelle uscite investimenti per le attrezzature e per la sicurezza del personale. Impiegheremo l’utile di 888.152 euro come è doveroso per proseguire sulla strada del risanamento. E da subito, anticipando i tempi, ci impegneremo a trovare soluzioni adeguate per la valorizzazione dei terreni da cui passa una parte importante della riconversione della società, continuando a puntare ad obiettivi di qualità e di efficienza».