MADE IN CARCERE AL PREMIO “NON SPRECARE” – VII EDIZIONE
24 novembre, ore 9 Aula 200 – LUISS Roma
Made in Carcere torna ad essere protagonista del Premio Non Sprecare, ideato dal giornalista Antonio Galdo e da lui stesso realizzato, in stretta collaborazione con Luiss, per promuovere progetti e buone pratiche economiche e sociali che mettano in discussione il paradigma contemporaneo dello spreco. Il Premio Non Sprecare, che si avvale della partnership di rilevanti e sensibili realtà del Paese, tra cui il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il WWF, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Gruppo editoriale Banzai, RAI Radio1, l’Università “Sapienza” di Roma, la Fondazione Catalano, si rivolge a diversi segmenti della società civile e si articola in cinque sezioni (Personaggio, Aziende, Istituzioni e Associazioni, Scuole, Giovani) rivolte a persone fisiche e/o giuridiche che abbiano realizzato, nel corso dell’anno, originali e utili iniziative antispreco.
La cerimonia di premiazione della VII edizione si terra domattina, 24 novembre, alle ore 9, nell’Aula 200 della Luiss, in Viale Romania 32, a Roma.
Il progetto Made in Carcere è stato il vincitore, per la categoria aziende, della prima edizione del Premio “Non sprecare”, proprio per la sua filosofia e la sua attività legate al concetto di “seconda opportunità” per le donne detenute e della “doppia vita” per i tessuti.
Quest’anno gli organizzatori hanno voluto riaccendere i riflettori sul percorso del brand sociale creato dalla leccese Luciana Delle Donne, invitandola a consegnare il Premio della categoria Aziende.
Appena ieri, Made in Carcere, marchio che contraddistingue una serie di prodotti artigianali realizzati, con materiali di riciclo, in alcuni penitenziari italiani, da sartine detenute regolarmente contrattualizzate, è stato protagonista del meeting annuale di Ashoka Italia, svoltosi al Vodafone Village Theatre di Milano, durante il quale sono stati presentati i nuovi cinque imprenditori sociali (Ashoka Fellow) italiani accuratamente selezionati per entrare a far parte della rete internazionale Ashoka. L’associazione, che è presente in più di 80 Paesi, pone continua attenzione nell’individuazione di quelle imprese capaci di trasformare urgenze collettive in soluzioni e in occasioni di lavoro.
Oltre a Luciana Delle Donne (nella foto), sono diventati Ashoka Fellow 2016 anche Riccarda Zezza di MAAM – Maternity as a Master, il nuovo modello di riconoscimento della maternità all’interno delle aziende, Alfonso Molina di Fondazione Mondo Digitale che opera per l’inclusione sociale, con particolare attenzione alle categorie a rischio di esclusione, Dario Riccobono, fondatore di Addiopizzo Travel, e Vincenzo Linarello del gruppo cooperativo calabrese GOEL, entrambi in campo con attività di lotta alla criminalità organizzata.