HomeSportUNA MANO AL LECCE LA POTREBBE DARE IL CALENDARIO

UNA MANO AL LECCE LA POTREBBE DARE IL CALENDARIO

UNA MANO AL LECCE LA POTREBBE DARE IL CALENDARIO

A sette giornate dalla fine ed a nove giorni dal confronto casalingo contro il Frosinone e giusto e doveroso dare uno sguardo alla classifica e trarne alcune considerazioni.

La prima che si nota è il grande equilibrio di questo campionato rispetto alla sua storia, credo di poter dire che mai si è verificata una situazione come quella attuale, ad oggi, infatti, a poter aspirare ancora ad approdare al campionato maggiore in forma diretta sono ben sette squadre comprese negli otto posti che prevedono due poltrone per la promozione diretta e sei squadra a giocarsi la terza promossa alla roulette dei play off. Solo l’Ascoli (49 punti) accusa un ritardo troppo forte rispetto alle prime due in classifica per poter ambire ancora a qualcosa di più della disputa del mini campionato che ci sarà

Una seconda nota sta nello studiare il calendario delle 7 sorelle per rilevare che sono ancora tanti i confronti diretti fra le varie squadre e quante sono le partite da giocare in casa o fuori.

Sta meglio la Cremonese che ne deve giocare solo un match don una consorella, alla 34^ giornata, in casa, col Frosinone, ma poi nel complesso deve giocare tre volte in casa e quattro fuori;

Il Pisa, invece, deve affrontare quattro concorrenti dirette uno (Brescia) in casa e tre in trasferta (Benevento, Lecce e Frosinone) ma delle sette partite da giocare quattro sono in casa e tre fuori:

Il Monza dovrà giocare tre match spareggio (Brescia, Frosinone e Benevento) di cui due in casa (quelli in neretto); delle sette gare finali quattro le giocherà in trasferta (Como, Cosenza, Frosinone e Perugia) e tre in casa:

il Brescia, da un paio di giorni guidato da Corini, deve affrontare due spareggi (Pisa e Monza) entrambi fuori casa a cui aggiungere la trasferta di Cittadella mentre giocherà in casa quattro partite contro Vicenza, Parma, Spal e Reggina;

il Benevento che oggi conta su 51 punti ma deve recuperare una partita (a Cosenza) dovrà vedersela con Pisa (in casa) e Monza (in trasferta) per quanto riguarda i confronti diretti e poi dovrà giocare altre tre partite in casa (Vicenza, Ternana e Spal) mentre in casa giocherà altre due gare (Reggina e Pordenone) lontano da casa:

il Frosinone è, credo, la squadra peggio messa ed al contempo quella che può fungere da giustiziere visto che è quella con maggior numero di match spareggio (quattro) con un punteggio di classifica peggiore degli altri. In trasferta i laziali giocheranno a Lecce, mentre con Cremonese, Monza e Pisa se la vedrà allo “Stirpe”, oltre a queste gare, i gialloblù giocheranno altre tre volte, sempre fuori casa a Pordenone, Ternana e Spal

Infine il Lecce, dopo l’ultima giornata fuori dai due posti migliori. I giallorossi hanno solo due incontri con altre squadre impegnate nella lotta promozione, entrambi in casa, sabato 2 aprile col Frosinone e poi, alla trentaseiesima giornata, col Pisa, in casa Lucioni e compagni giocheranno anche contro Spal e, all’ultima giornata, col Pordenone, per contro fuori casa il Lecce affronterà Ternana, Reggina e Vicenza.

Il cammino del Lecce non è proibitivo ma deve essere affrontato con la massima concentrazione perché a questo punto ogni punto perso sarà difficilmente recuperabile ed i giallorossi ne devono invece recuperare quattro sulla Cremonese, tre sul Pisa e due sul Monza.

Si dovrà affrontare le ultime sette gare come se fossero altrettante finali; si deve partire da Lecce-Frosinone con l’essere concentrati al cento per cento dal primo all’ultimo minuto della gara. Certo gli episodi registrati a Perugia, col Brescia ed a Cosenza sono stati tutti pesantemente incisivi sulla classifica della squadra. Solo a pensare un poco a come poteva essere la situazione oggi se solo, anche in parte, quegli episodi fossero stati favorevoli, c’è da arrabbiarsi ma ormai è tutto inutile e bisogna solo trarne insegnamento.

Ernesto Luciani

redazione.lecceoggi@gmail.com

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