Microplastiche anche nei nostri occhi
Un nuovo studio ha collegato questa presenza all’insorgenza. di gravi stati infiammatori e retinopatie. Questa indagine approfondita fornisce informazioni cruciali sulla presenza di inquinanti MP rilevate nell’umor vitreo umano degli occhi e sulle implicazioni ad essi associate, come la pressione intraoculare e alle opacità dell’umor acqueo, in particolare nella retinopatia, sottolineando i rischi per la salute oculare.
Una scoperta allarmante rivela che le microplastiche, oltre a inquinare l’ambiente, possono trasportare sostanze chimiche nocive anche nel corpo umano e, di conseguenza, comportare rischi per la salute. Nel corso degli anni, dal 1950 al 2015, si stima che in tutto il mondo siano stati generati 6,3 miliardi di tonnellate di rifiuti di plastica, portando alla generazione di numerosi MP attraverso vari processi fisici, chimici e biologici che coinvolgono i rifiuti di plastica (Thompson et al., 2004).
Inoltre, il sostanziale aumento dei rifiuti di plastica è legato in particolare all’uso estensivo di stoviglie usa e getta e di dispositivi di protezione individuale monouso negli ultimi anni (Masud et al., 2023; Mohana et al., 2023; Zheng et al., 2023). L’esposizione umana agli MP avviene attraverso varie vie, inclusa l’ingestione diretta di cibo, bevande e acqua contenenti MP, nonché la potenziale esposizione da prodotti tessili, inquinamento industriale, traffico, edilizia e fumo di sigaretta (Huang et al., 2022; Lu et al., 2023). L’esposizione quotidiana agli MP è inevitabile e comporta seri rischi per la salute, poiché queste particelle possono entrare nel corpo attraverso l’ingestione, l’inalazione e il contatto (Baeza-Martinez et al., 2022). Inoltre, ricerche approfondite hanno rivelato la presenza di MP in una serie di campioni biologici umani, tra cui feci (Zhang et al., 2021), sangue (Leslie et al., 2022), tessuto polmonare (Amato-Lourenco et al., 2021), placente (Ragusa et al., 2021), trombi (Wu et al., 2023) e testicoli (Zhao et al., 2023).
Il rilevamento di MP nell’ambiente e la loro presenza in campioni biologici umani ha sollevato crescenti preoccupazioni riguardo al loro impatto dannoso sia sulla salute umana che sugli ecosistemi. Un nuovo studio, infatti, di un team di ricercatori cinesi, intitolato “Evidenza di microplastiche nell’umor vitreo umano e loro implicazioni per la salute oculare” pubblicato sulla rivista Science Direct, rivela l’esistenza di microplastiche negli occhi umani, con oltre 8.500 particelle trovate nei campioni di 49 individui. La ricerca si aggiunge alle nuove recenti denunce sull’onnipresenza di microplastiche e sulla loro dannosità per la salute umana. La ricerca attuale suggerisce che l’esposizione alle MP avviene principalmente attraverso la dieta o l’inalazione (Lu et al., 2023; Zhao et al., 2023). Recenti indagini hanno svelato, però, una nuova preoccupazione per la salute oculare umana, dimostrando che le lenti a contatto possono rilasciare MP dopo un’esposizione prolungata alla radiazione solare simulata, della durata fino a 300 ore (Liu et al., 2023). Tuttavia, le prove conclusive riguardanti la presenza di MP nell’occhio umano rimangono sfuggenti. Studi recenti hanno ampliato la comprensione dei ricercatori delle potenziali conseguenze dell’esposizione a MP (Guan et al., 2023; Yang et al., 2023). Le MP sono state identificate in regioni chiuse all’interno del corpo umano, come il cuore e i tessuti circostanti, il versamento articolare e i fluidi delle cisti pelviche (Guan et al., 2023; Yang et al., 2023). Alla luce di questi risultati, è plausibile ipotizzare che le MP possano essere presenti anche nei tessuti oculari, ponendo potenzialmente rischi associati. Più nel dettaglio, queste possono agire negativamente sulla pressione intraoculare, causare opacità dell’umore vitreo o generare stati infiammatori e retinopatie più o meno gravi.
Come si legge nello studio, le MP destano sempre più preoccupazione a livello globale poiché oltre ad essere invisibili sono onnipresenti e si diffondono costantemente. In particolare lo studio ha rivelato la presenza di PS, PVC e PA66 di cui sono fatte le bottiglie che contengono bevande e alimenti. Attualmente l’esposizione quotidiana alle MP, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, cui tutti noi siamo più o meno sottoposti è pertanto inevitabile e pone gravi rischi per la salute. Lo studio cinese, ha coinvolto una coorte di 49 partecipanti di età compresa tra 30 e 80 anni. All’interno di questa coorte, 22 partecipanti (44,90%) erano donne e 27 partecipanti (55,10%) erano uomini. Stratificando i partecipanti in base alla natura dell’occupazione e ai percorsi di esposizione ambientale, identificando le seguenti categorie professionali: 13 pensionati, 12 impiegati e 24 agricoltori. La composizione della coorte comprendeva 12 individui con foro maculare, 13 con membrana epiretinica maculare. In conclusione Lo studio ha identificato con successo la presenza di MP nell’umor vitreo, l’ambiente interno appartato dell’occhio umano. La maggior parte di questi MP rilevati mostrava diametri inferiori a 50 μm, con componenti prevalenti tra cui PS, PVC e PA66. È importante sottolineare che sono state stabilite correlazioni tra i livelli di MP e gli aspetti della salute oculare, in particolare rispetto alla IOP e alla comparsa di opacità dell’umor acqueo.
Inoltre, i risultati indicano un rischio maggiore per gli occhi. Questo lavoro è stato sostenuto da sovvenzioni della National Natural Science Foundation of China ( 82273656 , 82304177 , 82271103 , 82073519 ), del Progetto scientifico e tecnologico della provincia di Guangdong, Cina ( 2022A0505050035 ), della Guangdong Basic Applied Basic Research Foundation ( 2022A1515010610 , 20 22A1515012326 , Sovvenzione congiunta Guangdong-Dongguan 2022A1515111098 ), la Fondazione scientifica post-dottorato cinese ( 2022M721486 ,2023M741553 , 2023T160295 ), il Programma nazionale di finanziamento dei ricercatori post-dottorato della Cina.