HomePoliticaIL MINISTERO FISSA NUOVI LIVELLI DI ASSISTENZA, EMILIANO COME STA ORGANIZZANDO IL NOSTRO SISTEMA SANITARIO REGIONALE?

IL MINISTERO FISSA NUOVI LIVELLI DI ASSISTENZA, EMILIANO COME STA ORGANIZZANDO IL NOSTRO SISTEMA SANITARIO REGIONALE?

IL MINISTERO FISSA NUOVI LIVELLI DI ASSISTENZA, EMILIANO COME STA ORGANIZZANDO IL NOSTRO SISTEMA SANITARIO REGIONALE?

Il presidente del gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo, ha chiesto l’audizione dell’assessore alle Politiche della Salute, Emiliano, in Commissione Sanità

IGNAZIO ZULLO

Una politica sanitaria che guarda al futuro non può non valutare l’impatto che i nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), che stanno entrando in vigore in questi giorni, avranno sul Sistema Sanitario Regionale nel suo insieme, vale a dire sia sul piano organizzativo – strutturale sia per quanto riguarda l’impatto economico-finanziario. Alcuni esempi: è stato rielaborato l’elenco delle malattie rare  e delle patologie croniche, si punta a una maggiore assistenza domiciliare e si incide sui ricoveri impropri, vengono inseriti nuovi dispositivi al alta tecnologia per malattie neurodegenerative con relativa diminuzione di vecchi ausilii (plantari, calzature ortopediche etc): solo per citare alcune modifiche.

Un cambiamento che richiede un nuovo approccio sanitario, professionale, sociale, ma anche culturale che impongono un nuovo dialogo-confronto soprattutto fra le Istituzioni, anche per il diverso rapporto che si prevede fra Regione Puglia e Comuni per il potenziamento dell’area dell’integrazione socio-sanitaria.

Per questo ho chiesto l’audizione dell’assessore alle Politiche della Salute, Emiliano, per avviare un percorso di analisi e di valutazione dei punti di forza e debolezza del nostro Servizio Sanitario affinché non si trovi impreparato nell’erogazione dei livelli di assistenza dovuti alla collettività congiuntamente all’efficienza e qualità della spesa. Quello che vorremmo scongiurare è il metodo assolutistico di lavoro del presidente Emiliano – che lo ha contraddistinto nel Piano di Riordino – che prima decide in una stanza tra pochi intimi e poi chiama alla condivisione il Consiglio regionale.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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