MIUR ASSEGNA 15 POSTI DI RICERCATORE DI TIPO B ALL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO
L’Università del Salento potrà assumere 15 ricercatori di tipo B. I finanziamenti arrivano dal DM n.168 del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca nell’ambito del Piano straordinario di reclutamento per ricercatrici e ricercatori previsto dalla legge di bilancio per il 2018.
Il decreto per le Università, prevede 12 milioni di stanziamento per il 2018 e altri 76,5 a partire dal 2019 per il reclutamento di ricercatori di tipo B e per il loro consolidamento alla fine del contratto triennale, una volta ottenuta l’abilitazione scientifica nazionale nella posizione di professore di seconda fascia. I posti finanziati consentiranno di riequilibrare la presenza di ricercatori e ricercatrici sul territorio e di innalzare i livelli della ricerca nelle diverse aree disciplinari.
In particolare l’Ateneo salentino potrà disporre di circa 138mila euro per il 2018 e di circa 880mila euro a decorrere dal 2019.
I 15 posti sono stati così ottenuti: 5 per le dimensioni dell’Ateneo, 4 sulla base della valutazione della qualità della ricerca (VQR 2011-2014), 6 posti distribuiti in modo da riequilibrare la presenza di ricercatori tra gli Atenei considerando sia la quantità di ricercatori già in servizio, sia la loro percentuale rispetto al resto della docenza.
“Siamo molto soddisfatti di questa assegnazione di posti di ricercatore di tipo B a totale carico del MIUR – ha commentato il rettore dell’Università del Salento, Vincenzo Zara. – Saranno utilizzati in relazione alle necessità più impellenti dell’Ateneo nell’ambito della programmazione triennale del personale e sulla base dell’analisi dei fabbisogni che si sta completando in questi giorni. Non distribuzione a pioggia, quindi, ma soddisfacimento delle necessità al fine di consolidare i risultati che l’Ateneo sta ottenendo. Soddisfazione, inoltre, anche perché di fronte ai 12-13 posti attesi ne sono giunti 15 che rappresentano una quota percentuale (1,15%) che supera il peso che l’Ateneo ha nel contesto nazionale (circa 1%).”