HomePolitica“MONNEZZA A PALAZZO CARAFA? MIGNONE SPIEGHI O CHIEDA SCUSA”

“MONNEZZA A PALAZZO CARAFA? MIGNONE SPIEGHI O CHIEDA SCUSA”

“MONNEZZA A PALAZZO CARAFA? MIGNONE SPIEGHI O CHIEDA SCUSA”

Paolo Perrone all’attacco dell’assessore all’Ambiente Carlo Mignone

PAOLO PERRONE

“Ricordo a Carlo Mignone che non è più un semplice cittadino, ma un amministratore pubblico, e che in quanto tale ha doveri e responsabilità importantissimi nei confronti dei cittadini. Prima di tutto di chiarezza e di trasparenza. Al netto della gaffe social e del tenore lessicale dell’improvvida uscita, su cui volendo si può persino sorvolare, mi auguro voglia spiegare ai leccesi cosa intendesse dire con l’espressione “monnezza a Palazzo Carafa”.

Così il capogruppo di Direzione Italia a Palazzo Carafa Paolo Perrone chiede lumi all’assessore all’Ambiente Carlo Mignone, artefice di un post su facebook in cui ha auspicato l’ingresso a palazzo di una rappresentanza di cittadini per avere un’idea precisa della “monnezza ivi trovata racchiusa”. Un post che è stato misteriosamente cancellato e in seguito sostituito da un altro con una foto dei bidoni di spazzatura a Palazzo Carafa e un vago riferimento al precedente messaggio.

“Da amministratore – continua – ed ex sindaco di questa città e, forse, prima ancora da cittadino, ho diritto a capire il significato della frase usata dall’assessore all’Ambiente, a chi o cosa era riferita, magari anche perché ad un certo punto lo stesso ha deciso di cancellare il post su facebook. Se è un’accusa nei confronti di chi l’ha preceduto a Palazzo Carafa, sarebbe il caso che Mignone fosse decisamente più chiaro e coraggioso e fornisse elementi decisivi a capire, senza nascondersi dietro a messaggi di dubbio gusto, oltre che di senso assai poco comprensibile. L’imbarazzante incertezza che ha dimostrato – post pubblicato, poi cancellato, poi nuovo post con foto di bidoni di spazzatura a seguito di sollecitazione del consigliere Andrea Guido – non ha fatto altro che alimentare i dubbi di tutti sul comportamento di Mignone e sullo stile assai discutibile, confermando in ogni caso una palese inadeguatezza a gestire una responsabilità così delicata e complessa come quella di amministratore comunale e di figura pubblica.

Comprendiamo e scontiamo all’assessore una pesante dose di inesperienza con cui peraltro ha già abbondantemente condito il suo ruolo in questi pochi mesi – conclude Paolo Perrone – ma non possiamo ammettere in alcun modo un deficit di chiarezza su questa vicenda. Si assuma le sue responsabilità e spieghi, se può, oppure semplicemente chieda scusa. Non è un trascurabile esame di dimestichezza con i social network, che ha già fallito, ma una prova ben più significativa sul suo spessore politico e amministrativo”.

 

 

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