MORTO BENEDETTO XVI, IL PAPA CHE NEL 2008 COMPÌ LA STORICA VISITA A LEUCA
Quattordici anni fa parole di speranza e fiducia nel suo viaggio salentino
È morto a 95 anni Benedetto XVI, il papa che ha rinunciato al pontificato, un atto di coraggio che ha profondamente cambiato la Chiesa Cattolica.
Si è spento Benedetto XVI, il papa che ha scritto una pagina importante nella storia della Chiesa. Era l’11 febbraio 2013, giorno dedicato alla Madonna di Lourdes, quando il sommo pontefice annunciò la volontà di ritirarsi dal soglio petrino e affidare ad altri la guida della Chiesa universale. Una scelta un po’ a sorpresa annunciata, in latino, davanti ai cardinali, durante il Concistoro ordinario in Vaticano per la canonizzazione dei martiri di Otranto e di due monache spagnole. La notizia, in pochi minuti, fece il giro del mondo.
«Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino». Un ministero, disse, dev’essere compiuto «non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando».
Meno di un mese dopo, si arrivò all’elezione di papa Francesco, un Pontefice che ha lasciato un segno nel cuore dei credenti e non solo.
È stata questa la forza di Papa Ratzinger, quella di mettere al centro della Chiesa una novità assoluta e di creare le condizioni per un uomo diverso, Jorge Mario Bergoglio, venuto dalla fine del mondo. Se oggi papa Francesco è ai vertici del consenso e trionfa nei sondaggi, il merito è anche del suo predecessore che ha saputo fare un passo indietro, consapevole di non avere le forze “sia del corpo, sia dell’animo” per continuare. Anzi, principalmente è stato merito suo. È stato Joseph Ratzinger, teologo e intellettuale, a fare in modo che arrivasse un Papa con il nome del poverello di Assisi.