HomeCronaca e Attualità“MOSSHA”: PROGETTO DI MONITORAGGIO PER LA CONOSCENZA E LA SALVAGUARDIA DELLA BIODIVERSITÀ

“MOSSHA”: PROGETTO DI MONITORAGGIO PER LA CONOSCENZA E LA SALVAGUARDIA DELLA BIODIVERSITÀ

“MOSSHA”: PROGETTO DI MONITORAGGIO PER LA CONOSCENZA E LA SALVAGUARDIA DELLA BIODIVERSITÀ

Finanziamento regionale al disteba per circa 600mila euro

Con il progetto “MoSSHa – Monitoring of Species Sites and Habitats”, il DiSTeBA – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali dell’Università del Salento monitorerà 47 siti dell’entroterra e costieri, due aree marine protette, 14 habitat di importanza comunitaria e centinaia di specie animali e vegetali della Puglia, con l’obiettivo di contribuire alla conoscenza e alla tutela della biodiversità della regione. Coordinato dal professor Genuario Belmonte, il progetto è stato finanziato dalla Regione Puglia, nell’ambito dei fondi POR Puglia 2014/2020 per azioni di monitoraggio di specie, siti e habitat “Natura 2000” della Puglia, per circa 600mila euro.

Per “MoSSHa” saranno coinvolti 25 docenti del DiSTeBA dei Laboratori di Botanica sistematica, Zoologia e Biologia marina, Ecologia, Fisiologia generale e ambientale, Geografia fisica e Geologia, e inoltre l’Orto Botanico, il Museo di Biologia Marina “Pietro Parenzan” a Porto Cesareo e l’Osservatorio Ecologico per la Salute degli Ecositemi Mediterranei a Punta Palacia (Otranto). Il monitoraggio riguarderà i siti: laghi di Conversano, Posidonieto Isola di San Pietro – Torre Canneto, costa Otranto-Leuca, Acquatina di Frigole, Le Cesine, Laghi Alimini, Palude del Capitano, Posidonieto San Gregorio – Punta Ristola, Padula Mancina, Lago del Capraro e Zello. Tra le specie animali e vegetali che saranno oggetto di attenzione, 16 sono di importanza comunitaria europea: Marsilea strigosa, Posidonia oceanica, Aphanius fasciatus, Lithophaga lithophaga, Pinna nobilis, Corallium rubrum, Phenicopterus roseus, Lissotriton italicus, Bombina pachypus, Bufotes viridis, Bufo bufo, Pelophylax esculentus, Rana dalmatina, Rana italica, Emys orbicularis, Caretta caretta.

«Utilizzeremo tecnologie come droni aerei, ROV subacquei e immagini satellitari multispettrali», spiega il professor Genuario Belmonte, «Saranno effettuati sopralluoghi periodici, eseguite analisi biomolecolari e genetiche sui campioni rilevati e, sulla base dei risultati, sarà realizzata una cartografia digitalizzata. L’obiettivo è la compilazione di liste floro-faunistiche per ogni habitat e sito considerati. Dalla valutazione comparativa (con i dati pregressi) delle condizioni di popolazioni e comunità e l’impostazione di trend temporali, potremo mettere a punto modelli predittivi che segnaleranno possibili nuovi scenari dovuti a variazioni climatiche, arrivo di nuove specie o variazione di pressione antropica. Potremmo inoltre aggiungere elementi alla lista di specie o habitat della regione Puglia, nel caso di scoperta di novità. Il DiSTeBA è da anni impegnato in studi del territorio regionale pugliese e ha fornito basi scientifiche fondamentali all’istituzione della rete di protezione della natura in Puglia. Per motivi di ricerca, inoltre, il Dipartimento è già al lavoro, con proprie risorse, sulla descrizione e lo studio di alcuni ambienti e siti oggetto del progetto MoSSHa (Acquatina di Frigole, mar Piccolo di Taranto, fondali rocciosi di Tricase porto). Ecco perché si potranno sommare allo studio proposto i dati che sono già in corso di rilevamento. Il progetto, infine, sarà occasione di interazione con le realtà gestionali di singole aree naturali protette regionali e parchi nazionali, pure risultati vincitori, ma soprattutto offrirà l’occasione agli studenti di formarsi e fare pratica, assieme ai ricercatori, sul riconoscimento e la quantificazione della biodiversità regionale».

 

redazione.lecceoggi@gmail.com

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