HomeSport“MUOVIAMOCI… IN ARMONIA”: COSÌ LA DISABILITÀ VA A CANESTRO

“MUOVIAMOCI… IN ARMONIA”: COSÌ LA DISABILITÀ VA A CANESTRO

“MUOVIAMOCI… IN ARMONIA”: COSÌ LA DISABILITÀ VA A CANESTRO

Via al progetto di sei mesi coi ragazzi disabili del Centro diurno socio educativo e riabilitativo gestito dalla Cooperativa Polis. C’è l’ok della Regione Puglia

Una splendida vittoria fuori dal campo per la Frata “Andrea Pasca” Nardò. La Regione Puglia ha infatti approvato il progetto del club “Muoviamoci… in Armonia”, che nei prossimi sei mesi coinvolgerà tanti ragazzi disabili nella pratica del basket, a partire dall’insegnamento delle conoscenze basilari della disciplina, passando alle esercitazioni sul campo con lo scopo sostanziale di creare nel singolo partecipante un senso di gruppo e di squadra al quale affidarsi per ogni singola partita, e per la vita di tutti i giorni nella sfera sociale che ne deriva.

Grazie alla collaborazione con il Centro diurno socio educativo e riabilitativo “Armonia”, gestito dalla Cooperativa Polis, nei primi due mesi lo scopo del progetto sarà quello di “attivare” la mobilità articolare dei ragazzi, attraverso esercizi e giochi ad hoc senza la palla, una sorta di preparazione atletica. Attraverso il movimento nel campo, i partecipanti possono familiarizzare con se stessi, con lo spazio in cui si muovono, con i compagni di squadra, migliorando al contempo resistenza, velocità e ottimizzando il ritmo respiratorio.

Nei successivi tre mesi verrà inserito il lavoro specifico con la palla attraverso il palleggio, il passaggio ed il tiro a canestro. Queste fasi tecnico-pratiche rappresentano in parallelo una metafora di vita per i ragazzi, al di fuori del campo. Ogni giornata può nascondere insidie da affrontare: maneggiare la palla, passarla ad un compagno (instaurando un dialogo simbolico), tirarla a canestro sono tutti modi per esprimere le proprie forze fisiche e istintive.

L’ultimo mese, infine, sarà il banco di prova per tutti gli insegnamenti dei periodi precedenti grazie alle partitelle in famiglia. Ed è proprio questa l’aria che si respira al Pala “Andrea Pasca”, quella di una grande famiglia che attraverso la pallacanestro si prepara ad affrontare col sorriso le difficoltà quotidiane di un ragazzo con disabilità.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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