HomePoliticaNARDÒ: ACCORDO CON CRI, DA OTTOBRE UN’AMBULANZA IN PIÙ A CARICO DEL COMUNE

NARDÒ: ACCORDO CON CRI, DA OTTOBRE UN’AMBULANZA IN PIÙ A CARICO DEL COMUNE

NARDÒ: ACCORDO CON CRI, DA OTTOBRE UN’AMBULANZA IN PIÙ A CARICO DEL COMUNE

Pippi Mellone

Pippi Mellone

Nardò come Vieste e Polignano, chiederà la deroga come città turistica per i servizi aggiuntivi

Il sindaco Pippi Mellone rilancia, evitando di aspettare passivamente l’evolversi della situazione della sanità regionale e le novità incalzanti che arrivano da Bari. Stamattina il primo cittadino ha incontrato il responsabile provinciale di Croce Rossa Italiana Antonio Zecca per siglare un accordo informale che prevede, a partire dal prossimo mese di ottobre, la fornitura di un’ambulanza e di personale medico, in servizio per 12 ore, in aggiunta a mezzi e personale che lavoreranno all’interno del presidio medicalizzato del 118 (che dovrebbe aprire tra qualche settimana nella struttura dell’ex ospedale Sambiasi). Questa dotazione ulteriore sarà a carico del Comune di Nardò e sarà il primo caso in Puglia in cui un ente comunale si accolla le spese di un servizio sanitario pubblico di base. È utile ricordare inoltre che, come già accaduto nel 2017, l’amministrazione comunale fornirà un’ambulanza con equipaggio abilitato all’utilizzo del defibrillatore, da impiegare come posizione di primo intervento sanitario nell’area del parco di Portoselvaggio nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 31 agosto (il servizio sarà garantito ogni giorno nella fascia oraria compresa tra le ore 10 e le 18).

Nel frattempo, sul modello di quanto accaduto per città come Vieste e Polignano, Nardò chiederà formalmente alla Asl Lecce e alla Regione Puglia la deroga sino al mese di settembre per i servizi aggiuntivi di cui beneficiano comuni turistici i cui territori vedono aumentare esponenzialmente le presenze e quindi i bisogni nel periodo estivo. Ciò a prescindere da quanto verrà deciso in sede di Dipartimento regionale delle Politiche per la Salute venerdì prossimo a Bari, quando il presidente Michele Emiliano incontrerà, insieme con la struttura tecnica del Dipartimento, i direttori generali delle sei Asl pugliesi per un ulteriore confronto sulla proposta di riordino dei punti di primo intervento, dopo il passaggio informale e preliminare con gli assessori. Un incontro propedeutico alle conferenze dei sindaci che si svolgeranno sui territori e all’ulteriore confronto con gli assessori che si svolgerà nel corso di una seduta di Giunta.

“Stiamo seguendo con attenzione quello che accade a Bari – dice il sindaco Pippi Mellone – ma a prescindere da tutto stiamo già compiendo atti e passi concreti. Subito con la richiesta di una deroga sui servizi aggiuntivi, che prescinde dal riordino dei punti di primo intervento, e da ottobre con un’ambulanza in più al servizio della città e a spese del Comune, il primo in Puglia che fa una cosa del genere. Credo che i miei concittadini possano facilmente constatare chi sta difendendo con il coltello tra i denti, centimetro per centimetro, il loro diritto alla salute e chi per anni lo ha barattato vergognosamente per carriere e ambizioni personali. Coloro che hanno fatto chiudere l’ospedale e sono politicamente responsabili di questo, insieme ai loro eredi morali e di sangue che oggi siedono anche in Consiglio comunale, dovrebbero nascondersi per la vergogna. Invece si prendono i meriti se apre senologia, perché “era scritto nel protocollo di Risi”, e scaricano su Mellone se chiude il punto di primo intervento, chiusura ugualmente prevista da quello sciagurato protocollo. Un po’ di pudore sarebbe utile, anche se non servirebbe comunque per uscire dal dimenticatoio della storia in cui la città li ha destinati per sempre”.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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