NARDÒ: CONSIGLIO, APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2019/2021
Passa lo strumento di programmazione dell’ente. Lupo: “Bilancio con una dignità politica”
Il Consiglio comunale ha approvato stamattina il bilancio di previsione 2019/2021, lo strumento di pianificazione economica e di programmazione politica dell’ente. L’assise ha approvato il bilancio e tutti i documenti collegati (piano triennale dei Lavori Pubblici, documento unico di programmazione, piano triennale per le misure finalizzate al contenimento e razionalizzazione delle spese di funzionamento) con 17 voti favorevoli e 5 contrari.
“Questo – ha spiegato in aula l’assessore al Bilancio Gianpiero Lupo – è il primo nostro bilancio di previsione con una dignità politica vera e propria, perché finalmente assume i contorni veri dello strumento di programmazione. Considerato che con i precedenti, com’è noto, abbiamo dovuto riportare la barra a dritta dell’ente dal punto di vista finanziario. È un bilancio che si ispira ad un principio di pianificazione simile alla gestione finanziaria della famiglia, che abbiamo condiviso in maniera molto lucida e responsabile. Va rimarcato il peso che abbiamo dato al settore Personale dell’ente, area sensibile di questo bilancio, e alla riorganizzazione funzionale alle uscite e agli ingressi. A scapito magari di settori come la cultura o gli spettacoli, la cui programmazione comunque non perderà nessuno dei punti di forza”.
Il Consiglio, tra le altre cose, ha approvato anche alcune modifiche al Regolamento di Polizia Mortuaria con l’obiettivo di risolvere criticità legate all’assegnazione e all’occupazione dei loculi comunali. In particolare, l’art. 2 prevede adesso l’estumulazione non più dopo 30 anni, ma dopo 25 anni con possibilità di rinnovo per altri 5 solo in caso di mancata mineralizzazione dei resti. Questo perché è stata riscontata dal gestore dei servizi necrofori un’altissima percentuale di salme estumulate senza aver concluso il processo di mineralizzazione e quindi senza possibilità di trasferimento all’interno delle cassette ossario, un motivo di disagio per gli eredi che si trovano puntualmente costretti a ripiegare su soluzioni di carattere privato. Viceversa, adesso nel periodo conclusivo di 5 anni il feretro, non più sigillato a tenuta stagna ma aerato, garantirà alla salma il passaggio all’ossario. L’art. 5, invece, applica adesso una leggera differenziazione dei costi dei loculi: un aumento per i loculi in basso e una diminuzione di quelli più in alto (al fine di incentivarne l’occupazione). Questo perché le strutture sepolcrali pubbliche si sviluppano in verticale e le ultime file in alto, cioè ad oltre due metri, risultano inarrivabili se non con le scale.
Il Consiglio, infine, ha approvato il Piano Territoriale per la lotta alla povertà (ad integrazione del Piano Sociale di Zona 2018-2020).