NARDÒ: LA FESTA DELLA REPUBBLICA
Il presidente Giuranna: “Festeggiamo, con orgoglio e responsabilità, la nostra Repubblica”
Domani, sabato 2 giugno, è la Festa della Repubblica Italiana, una giornata celebrativa nazionale italiana istituita per ricordare la nascita della Repubblica. Il 2 giugno è la data del referendum istituzionale del 1946, che sancì la scelta degli italiani in favore della forma repubblicana dello Stato.
“Mi piace – dice il presidente del Consiglio comunale Andrea Giuranna – l’idea di celebrare il 2 giugno senza il formalismo delle sfilate e dei discorsi ufficiali, ma in maniera più semplice e meno convenzionale, ma ugualmente sentita. Il 2 giugno è il giorno in cui, nel 1946, gli italiani fecero la loro scelta tra Monarchia e Repubblica, votando per la prima volta a suffragio universale. Per questa ragione abbiamo scelto di celebrare questa giornata con una immagine storica, dal forte valore morale e simbolico. Vedrete in questi giorni, infatti, per le vie della città, i manifesti celebrativi che riproducono proprio la tessera elettorale con cui gli italiani decisero il futuro della nostra Nazione, dando il via al processo democratico che avrebbe visto poi la nascita della Costituzione, la legge su cui è fondata la nostra Repubblica.
Quest’anno – continua – la festa della Repubblica saluta anche il neo governo del professor Giuseppe Conte. Nell’interesse degli italiani tutti, speriamo nel buon lavoro del nuovo esecutivo che ha spazzato via, all’ultimo respiro, giorni di gravissima incertezza. Con particolare interesse guardiamo al ministero per la famiglia e per le disabilità e soprattutto al neo ministero per il Sud. Noi, a livello cittadino e locale, dobbiamo essere pronti ad affrontare le difficoltà che si presenteranno e, soprattutto, ad incentivare e sfruttare quanto di buono, in termini di risultati e opportunità, stiamo creando giorno per giorno. Festeggiamo quindi, con orgoglio e responsabilità, la nostra Repubblica, che speriamo riesca ad essere sempre in linea con le esigenze della società moderna, senza alterare i suoi principi. Buona festa a tutti”.