HomePoliticaNARDÒ: “NESSUN DEMANSIONAMENTO, MODIFICHE PER RENDERE PIÙ FUNZIONALI GLI UFFICI”

NARDÒ: “NESSUN DEMANSIONAMENTO, MODIFICHE PER RENDERE PIÙ FUNZIONALI GLI UFFICI”

NARDÒ: “NESSUN DEMANSIONAMENTO, MODIFICHE PER RENDERE PIÙ FUNZIONALI GLI UFFICI”

Pronuncia del Tar sul ricorso degli ex dirigenti Formoso, De Benedittis e Castrignanò

Il Tar Lecce si è pronunciato oggi sul ricorso presentato dagli ex dirigenti comunali Piero Formoso, Annamaria De Benedittis e Maria Josè Castrignanò, che avevano chiesto l’annullamento degli atti che nel 2016 modificarono la struttura organizzativa del Comune di Nardò. Il giudice amministrativo ha stabilito che l’ente, all’epoca dell’adozione degli atti impugnati e in base a una legge peraltro non più in vigore, non avrebbe potuto portare da cinque a sei le aree funzionali della struttura organizzativa. Nient’altro si legge nelle pronunce del Tribunale amministrativo, né vi è alcun riferimento al demansionamento invocato dai tre dirigenti e attribuito a una presunta volontà del sindaco Pippi Mellone. Questo il commento del primo cittadino.

“Le dichiarazioni dei dirigenti – dice – tentano di buttare fango, ancora una volta, sulla mia figura, facendo finta di dimenticare che gli atti adottati sono stati approvati e condivisi dall’intera amministrazione comunale. Nessuna questione personale, né men che meno una volontà di demansionare i dipendenti, che, infatti, hanno sempre svolto ruoli dirigenziali. L’unica mia promessa, all’epoca della campagna elettorale, era quella di soddisfare le richieste dei cittadini di rendere Nardò una città nuovamente viva e operativa e l’unica “responsabilità” che si può attribuire all’attuale governo cittadino è quello di avere come unico obiettivo quello di rendere più efficienti e funzionali gli uffici pubblici.

Quanto alle pretese risarcitorie, peraltro tutte da provare, dimostrare ed eventualmente quantificare – continua Pippi Mellone – l’amministrazione comunale resta fermamente convinta della bontà del proprio operato, i cui effetti sono sotto gli occhi di tutti: la città, dopo oltre 40 anni di torpore, è finalmente tornata ad essere viva come un cantiere sempre in opera, grazie alla fiducia che i cittadini hanno riposto, col voto del 2016, e continuano a riporre tutti i giorni, in questa compagine amministrativa”.

La pronuncia odierna nulla cambia, ovviamente, in merito all’attuale struttura organizzativa dell’ente.

redazione.lecceoggi@gmail.com

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