NARDÒ: TRIBUTI E IMPOSTE, RINVIATE LE SCADENZE
Tosap, imposta sulla pubblicità, Tari e altro, la giunta sospende le obbligazioni
Prosegue l’attività dell’amministrazione comunale a sostegno dei neritini e del sistema economico locale duramente provato dall’emergenza sanitaria. La giunta guidata dal sindaco Pippi Mellone ha deciso infatti di sospendere le entrate tributarie con l’obiettivo di compiere un ulteriore atto concreto per fronteggiare la crisi di questo periodo, che evidentemente non riguarda solo aspetti inerenti la salute. In linea, peraltro, con le misure di contenimento degli effetti economici negativi prese a livello centrale e relative al sostegno al reddito, alla liquidità, agli investimenti.
Concretamente, è stato differito a settembre 2020 l’invio degli avvisi di liquidazione bonari, delle ingiunzioni fiscali e degli avvisi di accertamento esecutivo e pagamento relativi ai tributi comunali (fatti salvi i soli atti interruttivi della prescrizione). Sono stati sospesi sino al 31 luglio 2020, inoltre, i pagamenti, anche in forma rateale, della Tosap (sia temporanea per mercato e ambulanti che permanente) e dell’imposta comunale sulla pubblicità permanente. La Tosap, se rateizzabile, potrà essere pagata con scadenze al 31 luglio, 30 settembre e 31 ottobre 2020, mentre le scadenze per l’imposta comunale sulla pubblicità sono 31 luglio, 30 settembre e 31 dicembre 2020. Sono poi stati sospesi fino al 31 luglio 2020 i pagamenti, anche in forma rateale, dell’imposta sulla pubblicità e i piani di rateizzazione già approvati per il pagamento dei tributi e altre entrate relativi agli anni antecedenti al 2020. Quanto alla Tari, le scadenze sono 31 luglio, 31 ottobre e 31 dicembre 2020. Tutto questo, naturalmente, facendo salvi ulteriori e più favorevoli misure che dovessero essere definite a livello nazionale, anche in materia Imu.
“Insieme al sindaco Mellone e alla giunta – spiega l’assessore al Bilancio e ai Tributi Gianpiero Lupo – stiamo cercando di intervenire in tutti i modi possibili per aiutare i cittadini a superare questa situazione che sta mettendo a dura prova non solo la nostra salute ma anche l’economia, con il Paese fermo ormai da molte settimane. Stiamo facendo tutto quanto in nostro potere per cercare di aiutare tutti a superare questa crisi, o quanto meno, per consentire di affrontarla con il minor affanno possibile. Siamo consapevoli che, vista la gravità della situazione, tutto questo non sia sufficiente, ma è il massimo che per il momento si può fare in modo concreto. Oltre le chiacchiere di tanti “profeti” che spesso offrono soluzioni che non sono praticabili da un punto di vista reale oppure sono in contrasto con le norme dello Stato”.