NAUNA FESTIVAL RITORNA CON LA SECONDA TAPPA
Quattro appuntamenti musicali in acustico preceduti da percorsi immersivi nella natura alla scoperta del Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano a Nardò
Seconda tappa martedì 25 luglio alla Cava Messapica (nei pressi della Baia di Porto Selvaggio) nella zona denominata “La Lea” dove sopravvivono i resti di un’antichissima cava di blocchi monolitici, con “Calòma – Canti di rondini, sirene e marinai”, di Dario Muci, voce, chitarra, ed Enza Pagliara, voce, tamburi, con Gianluca Longo, mandolino, mandola: ripropongono un repertorio di musiche e canti dimenticati, per voci e plettri, che unisce la ricerca alla riproposta.
Ore 17:30 raduno. Ore 17:45 avvio passeggiata culturale. Ore 19:00 concerto
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Martedì 25 luglio secondo appuntamento per la seconda edizione di Nauna Festival, rassegna di concerti e passeggiate culturali al tramonto nel Parco naturale regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano di Nardò (Le).
Si svolge nell’ambito del programma Discovery Porto Selvaggio ed è a cura di Enza Pagliara e Dario Muci, musicisti e ricercatori di tradizioni orali: hanno studiato quattro occasioni per ritrovarsi all’aria aperta, nella pineta, sui prati, tra le Torri e il mare neretino, trasformando questo iconico luogo di Puglia in un palcoscenico a cielo aperto dove l’esperienza dell’ascolto coinvolge lo spettatore in modo immersivo e lo riconnette al paesaggio.
Il secondo appuntamento vede in scena gli stessi direttori artistici, Pagliara e Muci. “CALÒMA – Canti di rondini, sirene e marinai”, di Dario Muci, voce, chitarra, ed Enza Pagliara, voce, tamburi, con Gianluca Longo, mandolino, mandola, ripropone un repertorio di musiche e canti dimenticati, per voci e plettri, che unisce la ricerca alla riproposta. Pagliara, Muci e Longo, tutti e tre da tempo protagonisti di percorsi artistici di alto profilo, li incarnano e li impastano coi tempi e le storie che vivono, svelando la vitalità del passato sullo sfondo del presente.
Scenografia sarà la Cava Messapica (nei pressi della Baia di Porto Selvaggio), affascinante location nella zona denominata “La Lea”. Qui, a pochi metri dalla costa, si può notare un ammasso di pietre di varie dimensioni, apparentemente senza alcun significato. Un’analisi più attenta, invece, ci rivela che si tratta di pietrame di risulta di un’antichissima cava di blocchi monolitici. Guardandosi intorno, infatti, è facile individuare un paio di blocchi perfettamente squadrati che giacciano lì da chissà quanti millenni. Portandosi sul ciglio della riva, inoltre, è possibile notare che quel tratto di costa è perfettamente squadrato, ad angolo retto, e le pareti sono perpendicolari alla superficie del mare. Una morfologia tutt’altro che naturale. Continuando ad indagare con lo sguardo, notiamo, a pochi centimetri sotto l’attuale livello del mare, una struttura in pietra di forma perfettamente rettangolare, che farebbe pensare ad un piccolo molo, probabilmente al servizio della cava. Non ci risulta che esistano studi approfonditi sul sito ma l’insieme delle caratteristiche che abbiamo elencato farebbe pensare ad una antichissima cava di blocchi monolitici, forse di epoca messapica, asservita da un piccolo molo di attracco, che veniva utilizzato per trasportare via mare i pesantissimi blocchi di pietra calcarea. Perché una cava di blocchi proprio in quel punto? Perché la stratificazione della roccia calcarea del sito consentiva ai cavatori di estrarre i blocchi praticando solo un taglio verticale della durissima roccia. La vicinanza della cava alla riva, inoltre, permetteva il trasporto dei blocchi via mare, sicuramente più agevole di un trasporto via terra, che sarebbe stato difficilissimo data la natura impervia del terreno circostante.
Il sito, che comunemente viene denominato “Cava Messapica”, meriterebbe studi archeologici più approfonditi. Resta, comunque, la bellezza e la suggestione del luogo.
Il raduno dei partecipanti è previsto alle ore 17:30 al Parcheggio del curvone, SP 286 (https://maps.app.goo.gl/RHQYgrxwtxdPeHmh8?g_st=iw). Da lì partirà la camminata a cura del Museo della Preistoria di Nardò. La direttrice, Filomena Ranaldo, illustrerà gli aspetti naturalistici, archeologici e culturali, nonché lo studio di uno dei passaggi più importanti della preistoria europea.
Raggiunta la cava Messapica, il concerto è previsto alle ore 19.
Gli eventi del Nauna Festival si svolgono rigorosamente in maniera acustica, immersi nella natura, in un ambiente puro, senza alcuna fonte artificiale di luce e di suono, dove la musica si arricchisce esclusivamente dalle sonorità della natura.
La partecipazione è libera e senza prenotazioni. Consigliati scarpe comode, bottiglietta d’acqua, spray anti zanzara, cuscino o asciugamani per sedersi. Info www.nauna.it, naunacm@gmail.com, 349 6799790.