HomePoliticaNESSUNA RISPOSTA NEL MERITO DELLE CRITICHE, SALVEMINI NON HA NULLA DA DIRE

NESSUNA RISPOSTA NEL MERITO DELLE CRITICHE, SALVEMINI NON HA NULLA DA DIRE

NESSUNA RISPOSTA NEL MERITO DELLE CRITICHE, SALVEMINI NON HA NULLA DA DIRE

perrone-paolo

Il botta e risposta continua. Controreplica di Paolo Perrone al sindaco Salvemini

L’ex sindaco e attuale consigliere comunale Paolo Perrone non ci sta e ribatte al sindaco Carlo Salvemini sulla questione del “bilancio” di questo primo anno di amministrazione. “Credo – fa notare -che se uno riceve una serie di critiche circostanziate, con fatti e vicende che costituiscono la rappresentazione esemplare di sue scelte sbagliate, sviste clamorose e innegabili fallimenti, è normale che si preoccupi di confutarle, di addurre argomenti e ragionamenti che dimostrino il contrario. Ciò è tanto più vero se il destinatario delle critiche è un Sindaco, che ha un rapporto continuo con i propri cittadini e a cui deve quotidianamente rendere conto.

Invece di rispondere nel merito e di spiegare eventualmente (soprattutto ai leccesi) perché le scelte non sono sbagliate, perché non si tratta di sviste, perché i fallimenti non ci sono, a me Salvemini ha indirizzato un singolare invito, quello di accompagnarlo il 5 luglio alla Corte dei Conti regionale. Nulla nel merito delle critiche, nemmeno uno straccio di argomentazione per ribattere circostanziate e documentate critiche sulla gestione dei rifiuti (e sull’aumento della Tari), sulla incapacità di intercettare risorse, sugli affidamenti diretti, sul tracollo delle politiche culturali, su tante altre piccole e grandi retromarce. Ne deduco, anzi ne deducono i leccesi, che Salvemini ha ben poco da dire. Anzi, appunto, nulla.

Quanto alla Corte dei Conti – prosegue Paolo Perrone – si tratta di “visite” abbastanza frequenti per gli amministratori degli enti locali. Noi fummo chiamati ripetutamente, nell’ultima occasione due anni fa per il conto consuntivo 2013 e la Corte fu convinta dalla credibilità delle nostre argomentazioni. Io a Bari verrei anche in questa occasione e saprei cosa dire per difendere le ragioni della città. Mi auguro che anche Salvemini abbia bene in mente cosa dire e abbia il coraggio e la capacità di fare gli interessi della città e dei leccesi. Non fa ben sperare la remissività che mostra di solito nelle questioni (anche giudiziarie) in cui bisogna tirare fuori argomenti, idee e artigli e in cui sono in ballo gli interessi (e i soldi) della comunità che amministra. Spero che comprenda che non è Paolo Perrone che dovrà difendere. Ma dovrà difendere se stesso, visto che una ipotetica dichiarazione di dissesto dipenderà non solo dal consuntivo 2015 ma anche dalla gestione attuale e lui è sindaco da un anno ormai (non a caso la Corte chiama il sindaco in carica, non quello dell’epoca). E dovrà difendere soprattutto i cittadini, che in quel malaugurato caso, tra le altre cose, si ritroverebbero a pagare tasse più alte di quelle che già lui ha provveduto ad alzare”.

redazione.lecceoggi@gmail.com

No Comments

Leave A Comment