HomeSpettacoli Musicali e Teatrali“Io NONghetto”: i giovani testimoni della speranza per un futuro migliore

“Io NONghetto”: i giovani testimoni della speranza per un futuro migliore

“Io NONghetto”: i giovani testimoni della speranza per un futuro migliore

17 maggio 2017 Casa della Carità di Lecce

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E’ dalle scommesse più ardite che si ottengono le vittorie più importantie la giornata “Io NONghetto” è stata proprio una di quelle.

Circa 50 ragazzi provenienti dal Liceo Classico – Scientifico Galilei di Manduria (Ta), grazie alla cooperazione tra l’Ufficio di Coordinamento della Fondazione Casa della Carità di Lecce e la Preside dell’Istituto,hanno preso parte ad una giornata di Intercultura, lavorando fianco a fianco con i volontari e gli operatori della Casa della Carità, per aiutare i più bisognosi.

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I giovani sono stati divisi in due gruppi: i primi hanno collaborato all’espletamento dei servizi giornalieri della sede in corte Gaetano Stella, lavorando al servizio mensa, provvedendo alla pulizia dell’intera struttura, e offrendo un piccolo e graditissimo spettacolo d’intrattenimento per gli ospiti.

Non da meno sono stati i ragazzi inviati presso Casa Kolbe del Servizio Gerico, che attualmente ospita il Servizio di Dimissione Ospedaliera Protetta per i senza fissa dimora: accompagnati dai beneficiari del Servizio e dagli operatori del centro, gli studenti hanno lavorato all’abbellimento delle stanze degli ospiti e al ripristino del muro di cinta della struttura, offrendo al quartiere una nuova immagine della Casa e trasformandola in una rappresentazione concreta di uguaglianza, solidarietà e integrazione.

A conclusione di una giornata ricca di emozioni e di divertimento, presso il teatro della chiesa di San Massimiliano Kolbe si è tenuto un incontro con l’arcivescovo di Lecce Domenico D’Ambrosio, ilPresidente della Fondazione Casa della Carità Mons. Pietro Liquori e il Direttore della Caritas Diocesana di Lecce Don Attilio Mesagne. Molto importante l’intervento dell’Arcivescovo, a cui i ragazzi hanno dedicato un canto e un murales sul muro di cinta di Casa Kolbe nella ripresa del “Pellicano”, caratteristica dello Stemma del suo Ministero.Mons. Domenico D’Ambrosio, nelle vesti di vero Padre, rispondendo ad alcune domande poste dagli studenti, ha sottolineato l’importanza del ruolo dei giovani nel mondo del volontariato e dell’integrazione sociale. “Voi siete testimoni di una speranza” ha affermato l’Arcivescovo “il vostro futuro è tutto davanti e dovete sentirvi dei protagonisti veri all’interno delle vostre comunità. Il passato non vi appartiene, è una nostra storia; il presente è un dono che abbiamo, ma che va avanti e voi siete coloro che rendono possibile questo cammino nel tempo della vita”.

Ospite d’eccezione dell’incontro Alessandro Valenti, regista del cortometraggio “Babbo Natale”, vincitore del premio MigrArti 2016 – 73° edizione del Festival del cinema di Venezia. Dopo la visione del corto, il regista, testimoniando la bellezza del mettersi in movimento per gli altri, ha ribadito il ruolo fondamentale dei giovani per il futuro della nostra società, sottolineando l’importanza del perseguire i propri sogni per essere protagonisti del proprio futuro.

E’ davvero bello quando l’intercultura diventa interazione! E’ lì il segreto di ogni apertura che riesce a sopprimere ogni forma di “ghetto” esistenziale; è lì il segreto di ogni orientamento verso sogni da realizzare per il bene di tutti! I giovani, in questa sfida di progettazione sociale, possono diventare audaci protagonisti  se stimolati, coinvolti e accompagnati nella continua ricerca di attenzione all’altro.

Forza ragazzi, l’intercultura, l’interazione, l’inclusione sociale hanno bisogno di voi!

Paola Rizzo, mediatrice interculturale

redazione.lecceoggi@gmail.com

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