Nuovi concerti per la chitarrista salentina Agnese Contini
Presenterà i brani del suo album “Dinamiche di volo”, ma anche il nuovo singolo “Grandpa Cloud”
Nuove date e nuovi concerti per la chitarrista salentina Agnese Contini: il prossimo Sabato 20 Luglio, sarà, infatti, ospite della seconda edizione del “Micromega Festival”, che si svolgerà a Galatone, nella splendida cornice del Palazzo “Belmonte Pignatelli”. Due giorni dopo, Lunedì 22, sarà protagonista della serata che si terrà presso “Vite Colta” di Felline (in Largo Piazza). Poi, due appuntamenti a Lecce: prima al Convitto Palmieri (p.tta Carducci), Venerdì 26, e, poi, Sabato 27, nella suggestiva ambientazione del “Ninfeo di Fulgenzio”, presso la Pinacoteca “Caracciolo” (v. Imperat. Adriano).
Di Agnese Contini ricordiamo l’uscita, nello scorso mese di ottobre, nei negozi e in digitale, di “Dinamiche di volo”, il suo primo album strumentale, prodotto da “Nos Records Label”, con la direzione artistica di Amerigo Verardi (distribuzione “Believe Music Italia”). L’uscita del disco – preceduta dal primo singolo omonimo – è stata, poi, accompagnata dal videoclip del brano “Consapevole”, firmato dal regista Piernicola Mele.
Quest’ultimo singolo racconta di un viaggio introspettivo, che conduce l’ascoltatore nel suo intimo più profondo, per arrivare a una consapevole conoscenza di se stessi. Spiega Agnese Contini: “Quando ho iniziato a comporre questo brano le domande che mi ponevo più frequentemente erano ‘Quanto ci conosciamo per davvero? Quanto ci rispettiamo?’ Lavorare su noi stessi non è un’impresa semplice e a disorientarci contribuiscono la confusione delle nostre vite, i nostri pensieri disfunzionali e, molto spesso, il nostro ego. Conoscerci, invece, ci consente di stare bene con noi stessi e con gli altri: per farlo, però, abbiamo bisogno di cambiare prospettiva o di fare un passo indietro sulle nostre convinzioni”.
“Dinamiche di volo” è stata, dunque, una riflessione sulla vita: “Ho voluto far mia la metafora del volo e delle sue dinamiche come possibilità per l’essere umano di andare oltre sé stesso per vivere meglio. L’album racconta la speranza, il coraggio di credere nei propri sogni e nei propri obiettivi, l’importanza di saper vivere il presente e il modo in cui si investe il proprio tempo, la capacità di attendere, la bellezza della semplicità, la fiducia in noi stessi e infine la leggerezza come ribellione alla pesantezza della vita”.
Alcune delle tracce sono state impreziosite dalla collaborazione con Livio Bartolo (arrangiamento per archi e chitarra), Matteo De Benedittis (pianoforte), Feliciano Montagna (batteria) e Stefano Compagnone (basso).
Ancor più recente, invece, ad aprile, la pubblicazione del suo nuovo singolo, “Grandpa Cloud”. Pubblicato con l’etichetta “Inri Classic”, il nuovo brano, ovviamente strumentale, è disponibile, per ora, in formato digitale. Dal sound delicato ed etereo, racconta i ricordi dell’autrice legati alla figura del nonno materno venuto a mancare. “Grandpa Cloud”, infatti, dall’inglese “Nonno Nuvola”, era il modo in cui Agnese era solita chiamare scherzosamente il nonno, per via dei suoi vaporosi capelli bianchi.
“Molto di quello che sono oggi, lo devo a lui”, racconta Agnese. “Mi sono interessata alla musica classica e alla lirica sin da bambina, perché lui amava ascoltarla. Sono cresciuta con lui. Quando veniva a prendermi da scuola nella sua auto risuonavano le sonate per pianoforte di Chopin, Mozart e Beethoven. Ho trascorso interi pomeriggi ad ascoltare i suoi vinili e le sue audio cassette. Mi conosceva abbastanza da capire all’istante che ero turbata da qualcosa”. “’Grandpa Cloud’ contiene tutto ciò che sono”, conclude Agnese, “ma anche un grande vuoto: quello che ha lasciato il mio caro nonno Antonio!”.
Trentacinque anni, compositrice e musicista salentina, Agnese Contini, nella vita, è anche una logopedista, professione a cui si è avvicinata, dopo gli studi scolastici, a causa di alcuni problemi alla voce. Nel 2010, infatti, consegue la laurea in Logopedia, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma; perfezionerà ulteriormente i suoi studi e le sue competenze presso gli Atenei di Pisa e Bologna. La sua formazione musicale comincia, di fatto, sin da bambina, quando, al rientro da scuola, trascorre i suoi pomeriggi ascoltando la sorella maggiore che studia il pianoforte, con il supporto dei vecchi vinili del nonno. All’età di undici anni inizia a suonare da autodidatta la chitarra acustica del padre; plasma la sua ricerca e la sua passione musicale con i dischi dei Beatles e con quelli dei Queen, riservando un’attenzione particolare alla chitarra, brillante e orchestrale, di Brian May. Poi, inizia a prendere lezioni di chitarra classica, studiando, contemporaneamente, logopedia e, dunque, la voce e le sue patologie. Si specializza in voce artistica, curando e lavorando proprio sulla sua voce; riprende a suonare e inizia anche a comporre, scoprendosi particolarmente a proprio agio nei “solo” per chitarra acustica “fingerstyle”. Ispirandosi alla ricercatezza (anche spirituale) delle musiche di George Harrison, alle accordature aperte usate da Nick Drake e Jimmy Page e alle sonorità blues, country e celtiche di John Butler e Steph Strings, compone così “Dinamiche di volo”, il suo primo album. La sua musica diventa, così, un modo per raccontare se stessa e ciò che vive, definendo, attraverso le note, le sue riflessioni sul mondo e la società; il suo modo di suonare, in definitiva, è una ricerca continua di nuove sonorità, ma, contemporaneamente, una strada per comunicare con la gente. (Gabriele De Blasi)