HomeCronaca e AttualitàOggi alle “Le Iene” sarà riproposto un servizio sul vaccino andato in onda domenica 24 novembre

Oggi alle “Le Iene” sarà riproposto un servizio sul vaccino andato in onda domenica 24 novembre

Oggi alle “Le Iene” sarà riproposto un servizio sul vaccino andato in onda domenica 24 novembre

Domenica 24 novembre è andato in onda un servizio de “Le Iene” dal titolo “La politica contro la salute?”, curato dal giornalista Gaetano Pecoraro in cui viene distorta la verità sulla nota legge della Regione Puglia, impugnata dal Governo, relativa alla vaccinazione hpv. Nessun cenno è stato fatto all’avvertimento formale del Garante della privacy che, in data 2 agosto 2024, ha espressamente stabilito che “Violano la normativa privacy i trattamenti di dati personali previsti dalla legge regionale pugliese che introduce l’obbligo per gli studenti di scuole medie, superiori ed università di presentare una certificazione in materia di vaccinazione al Papilloma virus (HPV) per potersi iscrivere ai relativi corsi di istruzione”.

Inoltre, il servizio tende a far credere che la responsabilità dell’impugnazione sia esclusivamente da addebitare al Ministro Calderoli, in quanto Ministro per gli Affari Regionali, deputato a proporre i ricorsi in Corte Costituzionale, ma si omette di segnalare che, come ribadito da una nota del 21 luglio dell’onorevole La Salandra, l’impugnativa è stata presentata da ben tre Ministeri.

Peraltro, nel servizio de “Le iene” non viene in alcun modo spiegato il testo della legge. Precisiamo che lo scorso 13 agosto, nell’articolo pubblicato da “Italia Oggi” dal titolo “Vaccini, stop del Garante alla legge della Regione Puglia”, tra i maggiori esperti giuridici in materia di privacy, il Prof. Antonio Ciccia Messina, afferma che il provvedimento del Garante della Privacy rappresenta un formale avvertimento non solo nei confronti della Regione Puglia, ma “anche per le autorità sanitarie, scuole e università, che devono considerarsi tutte avvisate”, ed è “l’anticamera della sanzione (che potrebbe arrivare fino a 20 milioni di euro), che il Garante sicuramente applicherà se l’avviso non è ascoltato.

Come riporta l’articolo di Italia Oggi, il Garante ha riscontrato due aspetti di contrasto della legge pugliese con la normativa sulla privacy.

Il primo aspetto riguarda il fatto che non si può intervenire in materia di privacy con una legge regionale. Spiega il Garante che ci vuole una legge statale: l’acquisizione di documentazione, anche sanitaria, da parte delle autorità scolastiche e l’onere di produrre la documentazione da parte degli studenti e delle famiglie, sarebbero possibili solo nei limiti in cui ciò sia previsto da una norma uniforme a livello nazionale.
Il secondo aspetto riguarda il principio di “minimizzazione”, previsto dall’articolo 5 Gdpr, in base al quale non bisogna trattare dati eccedenti rispetto a quelli necessari per il raggiungimento delle finalità perseguite e la raccolta massiva di informazioni prevista dalla legge pugliese nei confronti dei cittadini è da considerarsi eccessiva e non in linea con le norme nazionali ed euro unitarie.

Infine, nel servizio de “Le Iene” viene, tra gli altri, intervistato un medico del dipartimento di prevenzione della Regione Puglia che afferma si tratti di un vaccino tra i più sicuri, senza citare il caso di diabete post vaccino hpv riconosciuto da ultimo dalla Corte Costituzionale con sentenza n.181 del 2023 e i numerosi articoli scientifici sui possibili effetti avversi alla vaccinazione hpv.

Nello studio pubblicato nel 2019 dal titolo “Safety Concern with Human Papilloma Virus Immunization in Japan”, gli autori commentano: “In base alla nostra analisi, effettuata utilizzando i dati dell’indagine di sorveglianza della città di Nagoya, esiste una possibile associazione tra la vaccinazione contro l’HPV e sintomi distinti come il deterioramento cognitivo o i disturbi del movimento”.

Lo studio pubblicato nel 2018 da titolo “Human Papilloma Vaccination of Adult Women and Risk of Autoimmune and Neurological Disease” ha mostrato un rischio significativamente più elevato di celiachia dopo aver ricevuto il vaccino contro il Papillomavirus umano rispetto alle donne di controllo non vaccinate

Nell’articolo pubblicato nel 2019 “A Cross-Sectional Study of the Relationship between Human Papillomavirus Vaccine Exposure and the Incidence of Reported Asthma in the United States”, gli autori hanno determinato che chi riceve il vaccino Hpv ha un incidenza di asma 8,01 volte maggiore rispetto a chi non lo riceve.

Oggi, giovedì 28 novembre, il servizio de “Le Iene” verrà riproposto in prima serata nello speciale dal titolo “La Cura – Tutto ciò che devi sapere per stare meglio”.

Auspichiamo che vengano spiegate le numerose criticità della legge pugliese e citati i casi di danni da vaccino riconosciuti e gli studi scientifici sui rischi e le reazioni avverse.

Colibrì Puglia – Comitato Libertà e Rispetto

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