PALA: PROPOSTA PER FESTA SANT’ORONZO

Negli ultimi giorni, come puntualmente accade ogni anno verso metà Luglio, si inizia a parlare tanto della prossima festa patronale leccese, dedicata ai Santi Oronzo, Giusto e Fortunato, altresì nota come “Festa di Sant’Oronzo”: un must per tutti i leccesi, nonostante la monotonia che la caratterizza da qualche anno.

Colgo le riflessioni del sindaco Salvemini e mi permetto di ampliarle, offrendo il mio contributo personale alla realizzazione di quella che mi auguro sia la svolta di tale festa leccese. Rinnovare non significa soltanto realizzare luminarie migliori, spostare i fast food o le bancarelle in vie non centrali, immaginare itinerari gastronomici tipici: tutto ciò va bene ed è lodevole, ma serve un quid in più per creare qualcosa di veramente unico che faccia tornare la nostra festa agli antichi fasti di una volta.

Serve creare un concept di festa che la renda attesa ogni anno, aggiornandola e rendendola uno show unico che provi ad avvicinarsi ad altre feste patronali che da anni sono diventate appuntamenti imperdibili (il riferimento a qualche piccolo comune della provincia non è casuale).

La mia proposta sarebbe quella di creare il giusto mix con proposte teatrali, sportive, letterarie e musicali: tuttavia, realisticamente parlando, quest’anno il tempo è troppo poco per programmare qualcosa di eccellente dal punto di vista culturale. Bisogna però iniziare a mettere il primo mattone di un muro che sarà costruito anno dopo anno, rendendolo sempre più bello.

Al sindaco Salvemini chiedo dunque di dedicare una delle principali piazze leccesi (sarebbe ovviamente preferibile Piazza Sant’Oronzo) alla realizzazione di un grande show serale, che potrebbe durare anche per i 3 giorni principali della festa, a base di buona musica locale.

Unico ingrediente obbligatorio: la presenza di artisti leccesi, senza alcun ospite da fuori. Ci sono tantissimi giovani emergenti che, insieme ad artisti affermati, potrebbero esibirsi in un grandissimo concerto di Sant’Oronzo a titolo completamente gratuito.

Immagino ad esempio mostri sacri come Maurizio Macrì e Dario Lotti fare da direttori artistici in uno show dove si esibirebbero anche i più talentuosi giovani djs leccesi: le sonorità hip-hop di Idren si unirebbero ai ritmi house di Lewis e alla techno di Christian Bootleg, l’edm dei Try It Out e di Santoro si aggiungerebbe alla tech-house di Andrea Candido, Low Matt e Joseph Mosch.

Fatta la proposta, passo la palla a questa amministrazione comunale: l’idea c’è ed è semplice oltre che gratuita, riusciremo a concretizzarla?

Giorgio Pala