PIANO DI RIORDINO: IL GOVERNATORE NAVIGA AL BUIO E LA SANITÀ È A RISCHIO
Per Emiliano è diventato un caso politico! Ma non sa neppure se si risparmia o si spende di più, mettendo a rischio la Sanità pugliese
Dichiarazione del presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo
Il piano di riordino è diventato per il presidente una questione politica.
Avevamo qualche dubbio in merito che oggi è una certezza: per un’ora Emiliano ha parlato in Commissione Sanità come se partecipasse a una riunione di maggioranza, come se fosse un palcoscenico dove regolare i conti con questo o quel consigliere di centrosinistra che avevano osato votare contro.
E, invece, non ha capito e si ostina caparbiamente a proseguire su questa strada non capendo che il Piano non regge sotto il profilo della compatibilità economica. Emiliano si è mai chiesto se con questo Piano si risparmia o si spende di più? Non lo sa, perché nessuna valutazione e’ stata fatta e così a fine anno il rischio è che gli ospedali superino i 10milioni di euro di deficit e debbano andare in Piano di Rientro: ad esempio il Policlinico di Bari che proiezione economica ha con l’attuazione di questo piano?
E ha calcolato i tempi utili che servono per una efficace rete di emergenze-urgenze e per salvare vite umane?
Emiliano ha parlato di strutture ospedaliere fatiscenti, ma il piano non ha una valutazione tecnica e di agibilità delle strutture che devono ospitare nuovi posti letto.
Ma se Emiliano ci desse ascolto si renderebbe conto che la distribuzione sia del numero sia delle discipline dei posti letto distribuiti sul territorio pugliese è caotica e disomogenea.
E infine un orientamento di ripartizione delle risorse prevede che la spesa prevista per gli ospedali deve essere del 44 per cento, per destinare il resto alla medicina territoriale e alla prevenzione. Perché i pugliesi vanno soprattutto mantenuti in buona salute non curati. Ora Emiliano sa se con questo piano la percentuale di spesa ospedaliera viene rispettata o viene sforata con il rischio che si sottraggano risorse preziose alla medicina territoriale e alla prevenzione.
Per questo Invitiamo Emiliano a non andare avanti nell’attuazione di questo piano perché dannoso per la salute e per le casse della Regione.