HomeCulturaPIO GRAVINA E ENRICO NOVIELLO PRESENTANO LA LORO ULTIMA OPERA LETTERARIA

PIO GRAVINA E ENRICO NOVIELLO PRESENTANO LA LORO ULTIMA OPERA LETTERARIA

PIO GRAVINA E ENRICO NOVIELLO PRESENTANO LA LORO ULTIMA OPERA LETTERARIA

MIKE MACCARONE, L’ULTIMO CANTORE

La densa vicenda biografica e il rapporto con la musica e il “mondo popolare” garganico dell’ultimo cantatore di Carpino, di quel Gargano che per i suoi tesori musicali è riconosciuto un luogo miliare della tradizione italiana. A narrarla, in ottemperanza a una precisa volontà di Maccarone, i musicisti del gruppo Malicanti Pio Gravina ed Enrico Noviello con cui aveva stabilito un intenso rapporto umano e “professionale”

*****

«Io mi chiamo Michele, soprannome mi chiamano Mike per essere conosciuto, sono nato il 18 luglio 1925, e allora ero pastore di animali, era quella la vita, poi sono andato un po’ in giro, poi mi sono ritirato alla mia terra, e adesso faccio il pensionato e si tira avanti così.» Mike Maccarone

Mike Maccarone (18.7.1925 – 10.01.2022) è stato l’ultimo cantatore di Carpino, di quel Gargano che per i suoi tesori musicali è riconosciuto un luogo miliare della tradizione italiana.

A questa figura è dedicato il libro “MIKE MACCARONE, L’ULTIMO CANTORE” edito da Kurumuny per la collana Voci, suoni e ritmi della tradizione. A narrarla, in ottemperanza a una precisa volontà di Maccarone, i musicisti del gruppo Malicanti Pio Gravina ed Enrico Noviello con cui aveva stabilito un intenso rapporto umano e “professionale”. Saranno loro a presentarlo il prossimo lunedì 1 agosto, alle ore 21.00, al CreativiBar di Nardò (Chiostro dei Carmelitani, Piazzetta delle Erbe), insieme a Vincenzo Santoro, che firma la prefazione. La presentazione si arricchirà degli interventi musicali degli stessi autori. Info 3939103533.

Insieme a Mike scompare la vibrazione della voce pre-moderna, quella che guidava o seguiva le capre al pascolo, probabilmente divertite a quel suono di famiglia, lungo le valli, tra i boschi. Proprio per questo una voce decisa e “tonante” quindi di corpo, di tutto il corpo, e non solo di testa come imparano i cantanti di musica colta. L’emissione della voce testimoniava il tempo di allora: ne denunciava la fatica, le sofferenze quotidiane, l’asperità del vivere di pastore e di povero; ma allo stesso tempo ne celebrava un’allegria elementare, dell’esserci.

Da più di un decennio Mike aveva stabilito un intenso rapporto con i musicisti del gruppo Malicanti che lo ha portato a esibirsi in svariati contesti, spesso davanti a un pubblico composto in gran parte da persone molto distanti da lui per cultura e vissuto. Nonostante un carattere che si intuiva riservato, era anche un magnifico e infaticabile “animale da palco”, che riusciva a inserirsi con disinvoltura in una formazione di esecutori assai più giovani, dominando in modo personalissimo la “grammatica” del moderno spettacolo dal vivo. Sul palco dava l’anima e il pubblico questo lo capiva subito, anche se forse dei suoi canti non comprendeva una parola.

La densa vicenda biografica e il rapporto con la musica e il “mondo popolare” garganico emergono egregiamente dal presente lavoro, amorevolmente curato da Gravina e Noviello. Il ricorso all’oralità e il rispetto del “modo narrativo” del protagonista, permette di restituirne la complessa personalità, facendo risaltare il singolare quanto intenso rapporto di amicizia instaurato con i due musicisti e autori. Il racconto del cantore garganico descrive le tappe fondamentali della sua vita: l’infanzia e il precoce mestiere di pastore che cantava da solo appresso alle capre; i balli organizzati nelle case degli amici e le serenate cantate alla dëspërátë; la coscienza sociale forgiata nei duri rapporti di classe fra pastori, contadini e i ricchi; la vita amara e a tratti violenta della Carpino di allora; la guerra da cui si fugge ma che comunque si subisce col peggioramento di condizioni di vita già precarie; l’emigrazione difficile, prima in Germania e poi a Milano, nel ricordo struggente dei luoghi natii e poi il ritorno dopo tanti anni. Infine la riscoperta della musica, che lo fa arrivare, ormai anziano signore, sui palchi del vivace circuito della musica popolare pugliese.

Il volume, arricchito da un inserto fotografico a colori, raccoglie anche i contributi narrativi degli amici e compagni di musica: Cosimino Rolli, Daniele Girasoli, Valerio Rodelli e Luciano Castelluccia.

All’interno il QR code per ascoltare il repertorio di canti eseguiti da Mike nell’ultimo decennio.

Gli autori

Pio Gravina, musicista, fondatore di CALA LA SERA, ricerca attorno alle tradizioni musicali e più in generale attorno alle tradizioni garganiche e di San Giovanni Rotondo, ricerche culminate con la campagna di registrazione e documentazione del 2008 a San Giovanni. In quella campagna comincia la collaborazione e l’amicizia con Enrico Noviello, antropologo di formazione, musicista di Malicanti, conosciuto a Carpino per la sua amicizia decennale con Andrea Sacco, al quale dedica nel 2005 il libro Andrea Sacco suona e canta, ricerca che raccoglie la vita e le cantate del musicista.

Nel 2011 entrambi curano la pubblicazione del Carpino Folk Festival, Kurumuny edizioni, del doppio CD Canti e Suoni della Tradizione di Carpino, in cui uno dei principali informatori è proprio Mike Maccarone. Nel 2014, Mike incide insieme a Pio Gravina e Enrico Noviello e il gruppo MALICANTI il volume 2 di Tarantelle e canti tradizionali delle Puglie, Finisterre edizioni. Entrambi i lavori sono ancora disponibili presso i rispettivi editori.

Presentazione Lunedì 1 agosto, ore 21.00 Creativibar – NARDO’, Chiostro dei Carmelitani (Piazzetta delle Erbe)

Intervengono Pio Gravina, Enrico Noviello e Vincenzo Santoro, che firma la prefazione

Seguono interventi musicali a cura degli autori

 

luciani.2006@libero.it

No Comments

Leave A Comment