PMA DI NARDÒ: “SCELLERATA DECISIONE DI CHIUDERE IL CENTRO, SI RIATTIVI IL SERVIZIO”
Nota del consigliere regionale di Forza Italia, Paride Mazzotta.
“Adesso lo dicono anche i giudici: la chiusura del centro di procreazione medicalmente assistita di Nardò è un’ingiustizia perpetrata sulla pelle di tante coppie che sognano di mettere al mondo un figlio. E la Asl Lecce, per l’inedia della Giunta regionale, sarà costretta a pagare per le spese sostenute per i trattamenti in altre realtà. Sul punto ho presentato interrogazioni, richieste di audizione in Commissione Sanità e ho effettuato diversi sopralluoghi. Una battaglia che sto conducendo nella certezza che non sia accettabile che tante famiglie paghino il prezzo della miopia della politica. Il presidente Emiliano e l’assessore Lopalco si sono dimostrati indifferenti di fronte al problema dell’interruzione del servizio: eppure, il centro di Nardò era un fiore all’occhiello per l’assistenza regionale, attraendo numerose persone anche di altre Regioni. E’ stato chiuso con la promessa di una riapertura all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, ma la cronaca racconta un’altra storia. Noi abbiamo sollecitato attenzione sulla questione di straordinaria rilevanza sociale, specie in una Puglia che è maglia nera per natalità, una Puglia dalle “culle vuote”, ma l’abbiamo fatto anche per suonare l’allarme su tutte le donne che erano in cura nel centro, già in fase di trattamento, e che l’hanno dovuto interrompere con tutte le conseguenze e i danni dal punto di vista fisico e psicologico. Perciò, richiederò l’ennesima audizione in Commissione, ma oggi abbiamo una certezza in più: la decisione scellerata di chiudere il centro neretino provocherà anche un aggravio per le casse pubbliche. Le promesse di Emiliano e Lopalco sono rimaste lettera morta e chiedo un immediato dietrofront con la riattivazione del servizio, a Nardò o a Lecce, per assicurare alle coppie il soddisfacimento di un diritto sacrosanto”.