POGGIARDO, MANIFESTAZIONE CULTURALE SULLE TRADIZIONI LOCALI
L’Amministrazione Comunale e l’Associazione MUSICANDOS di Poggiardo organizzano la presentazione del volume ‘LA TARANTELLA. Storia, aneddoti e curiosità del ballo popolare più famoso del mondo, di Armida Costa e Barbara Costa.
L’evento si terrà in Piazza Giovanni Paolo II a Poggiardo lunedì 1 agosto 2022 ore 21:30.
Ospiti della serata saranno:
Luigi CHIRIATTI, Direttore artistico della Notte della Taranta, Ricercatore di Storia orale
Maurizio NOCERA, Studioso ed operatore culturale, esperto di tradizioni locali
I Tamburellisti di Otranto, diretti dal Maestro Massimo Panarese.
La tarantella napoletana deriva, con ogni probabilità, dal tarantismo pugliese. Come emerge dalle pagine di questo volume, entrambi i fenomeni possono essere meglio compresi riferendosi a dei concetti elaborati, nella seconda metà dell’Ottocento, dal grande filosofo tedesco Friedrich Nietzsche. Con la scoperta del dionisismo presente nella cultura greca, Nietzsche poneva, infatti, anche le premesse per uno studio dei fenomeni di trance e di possessione di tipo storico-antropologico. Si potrebbe dire che Dioniso e Apollo, le due divinità indicate da Nietzsche come rispettivamente responsabili di comportamenti sfrenati e del controllo sociale degli stessi, hanno agito trasformando un diffuso bisogno di “trance”, prima in una “liturgia” fatta di movimenti del corpo e di musica (il tarantismo) e poi in una “danza” quale elemento di folclore (la tarantella).
La fama della tarantella è dovuta anche all’azione dei diversi saperi che si sono concentrati su di essa: la prima medicina del ‘600, e arti visive, la musica, le narrazioni provenienti dalla cultura popolare, i primi interessi socio-antropologici si sono incrociati facendo di questa danza una delle più famose al mondo.
Il volume ricostruisce tutta l’affascinate e curiosa storia della tarantella, dalla sua formazione, nei secoli XVII e XVIII, al suo divenire un imponente fenomeno di antropologia culturale, per poi trasformarsi, nel XIX secolo, in una pura e semplice danza, spesso eseguita dalla borghesia e dalla nobiltà, fino al suo esaurirsi e dissolversi, nel corso del XX secolo, nella cultura di massa e nell’industria del viaggio e del turismo. Per la loro analisi le autrici ricorrono a fonti documentarie di vario genere esibendo un repertorio, di piacevole fruizione, fatto di immagini, di testimonianze scritte, di interpretazioni letterarie e di evocazioni musicali.