POLO BIBLIO-MUSEALE DI LECCE E DAMS DELL’UNIVERSITÀ DEL SALENTO, CELEBRANO IL #DANTEDÌ
Nell’ambito del progetto #laCulturaRestaAccesa con Rino Maenza e la “Lectura Dantis” di Carmelo Bene
Il 25 marzo, data che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia, si celebrerà per la prima volta il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri recentemente istituita dal Governo su iniziativa del ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini.
Il Polo biblio-museale di Lecce e il DAMS dell’Università del Salento propongono un nuovo contenuto multimediale sul canale YouTube del progetto #laCulturaRestaAccesa, che ormai da una settimana diffonde sui social network un palinsesto di video provenienti dall’archivio del polo e delle associazioni che quotidianamente ne hanno animato gli spazi con teatro, reading, danza e, naturalmente, archeologia, arte contemporanea e letteratura.
Per questo appuntamento, si propone uno speciale omaggio a Dante Alighieri, ma anche a una paradigmatica performance, con due interviste.
Rino Maenza – imprenditore e produttore culturale, con Bene ha condiviso una lunga esperienza di collaborazione sia come produttore discografico che come progettista degli impianti di diffusione sonora che hanno distinto le sue performance teatrali a partire dagli anni Ottanta – dalla sua casa-studio ci racconterà un’esperienza straordinaria: la Lectura Dantis di Carmelo Bene, che il 31 luglio 1981 andò in scena dalla Torre degli Asinelli di Bologna, a un anno dalla strage della stazione ferroviaria. «Dedico questa serata, da ferito a morte, non ai morti, ma ai feriti dell’orrenda strage», disse Bene in quell’occasione epica. L’intervista sarà accompagnata da alcuni contributi video provenienti dall’archivio di Maenza, che ringraziamo per la preziosa collaborazione.
Loredana Capone, assessore all’industria turistica e culturale della Regione Puglia, interverrà nel video montato ed editato dagli studenti del DAMS, a proposito de #laCulturaRestaAccesa e quindi dell’impegno che il Polo biblio-museale di Lecce sta praticando in questo complesso periodo. L’assessore si soffermerà inoltre sul progetto di valorizzazione del Fondo Carmelo Bene. Nell’ottobre scorso Regione Puglia ha infatti avviato l’acquisizione del Fondo dalle eredi dell’artista. Non solo quello teatrale, con costumi di scena ed ancora arredi e biblioteca del maestro, ma anche il suo archivio personale, un vero e proprio tesoro, con video, documenti audio e altri materiali tutti da studiare. Grazie a una fondamentale collaborazione con la Soprintendenza archivistica di Puglia e con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Brindisi, Lecce e Taranto, il Fondo – che sarà ospitato nel Convitto Palmieri di Lecce – sarà luogo di studio, aperto a studiosi, studenti e appassionati.
https://www.youtube.com/channel/UCGba0pkjzBOEeQCLcwAPGWg
#laCulturaRestaAccesa
Nel quadro della convenzione – già avviata alcuni mesi fa – tra il Polo Biblio-museale di Lecce e il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, l’azione intende impiegare le risorse di archivio del Polo e di eventuali partner per realizzare un palinsesto di contenuti su piattaforma digitale, curati e implementati dagli studenti del Laboratorio di Post-Produzione del corso di laurea DAMS (gestito in teledidattica dalla prof.ssa Daniela Castaldo), che svolgeranno l’attività di content curation in ambiente digitale. Contestualmente, attraverso strategie di storytelling digitale, gli studenti del Laboratorio di Filmmaking del corso di laurea DAMS (tenuto in teledidattica dal prof. Francesco Ceraolo) documenteranno le attività in corso veicolandole sui principali social network. Gli obiettivi di questa azione di disseminazione della cultura sono: dare un contributo di valore al bisogno di fiducia e rassicurazione della nostra comunità, puntando sui valori di cultura, di condivisione, di identità; rigenerare domanda e offerta nell’ambito dei settori della produzione culturale in una fase difficile; aggregare e organizzare le risorse del patrimonio culturale in percorsi di fruizione semplici e gestibili in ambiente digitale; dare un senso alla straordinaria energia, alla voglia di fare, dei nostri operatori culturali e dei nostri studenti.