POSA DEL PRIMO ALBERO PER LA NASCITA DELL’OASI CLASSICHEFORME NEL PARCO DI BELLOLUOGO DI LECCE
Nel Parco di Belloluogo di Lecce, nei pressi dell”omonima Torre, questa mattina, venerdì 15 luglio, è avvenuta la posa del primo albero per la nascita dell’OASI ClassicheFORME. La cerimonia ha visto la partecipazione del sindaco di Lecce Carlo Salvemini, degli assessori comunali alla Cultura Fabiana Cicirillo e allo Spettacolo Paolo Foresio, e della stessa Beatrice Rana, fondatrice e direttrice di ClassicheFORME, Festival Internazionale di Musica da Camera (la cui sesta edizione è in programma a Lecce e Supersano LE, da domenica 17 a sabato 23 luglio).
L’albero scelto è un’albizia julibrissin più nota come “Acacia di Costantinopoli”, che fiorisce proprio nel mese di luglio, dunque in occasione del festival.
La cerimonia si è conclusa con un brevissimo momento musicale, affidato a Pablo Ferrandez, uno dei più apprezzati violoncellisti al mondo, già ospite di precedenti due edizioni del festival e di nuovo sul palco quest’anno.
La direttrice artistica e l’associazione Opera Prima che organizza il Festival si impegnano a donare e piantumare ogni anno almeno un albero a beneficio dell’Oasi ClassicheFORME, della cui cura si occuperanno nel tempo. La progettazione e l’allestimento della stessa sono affidati a Tecniverde srl del dott. Agronomo Vincenzo Mello.
<<L’idea di donare degli alberi alla città in cui realizziamo il Festival ha per noi un significato che va oltre il semplice gesto.
L’etimologia del termine “cultura”, che deriva dal latino “colĕre“ che significa “coltivare”, ci ha fatto immaginare un luogo in cui far crescere la “cultura” di ClassicheFORME – dice Beatrice Rana. Creare una piccola oasi, dedicata a momenti di socializzazione e condivisione delle persone che frequentano il parco, un angolo di comunità animata ogni giorno da persone che lì incrociano parte delle proprie attività all’aperto, ci dà anche l’occasione per “far radicare” nel territorio cittadino e nel Salento l’idea di ClassicheFORME. E veder crescere il Festival, anno per anno, anche all’ombra degli alberi, è per noi una testimonianza di un percorso condiviso con la città>>.
ClassicheFORME ha da sempre sposato la questione ambientalistica. Nella terza edizione di ClassicheFORME, tra l’altro, fu scelto un pianoforte in legno d’ulivo come strumento del Festival, suonato dalla stessa Rana e dagli artisti ospiti, per lanciare un messaggio nel momento drammatico della diffusione della Xylella.