POTERE AL POPOLO! SIAMO LA MAGGIORANZA, VOGLIAMO DECIDERE
Siamo le lavoratrici e i lavoratori che producono la ricchezza del paese e che vengono sottoposti ogni giorno a ricatti sempre più pesanti e offensivi.
Siamo le giovani e i giovani che lavorano a nero, o con contratti precari e che spesso emigrano per trovare di meglio.
Siamo disoccupate, cassaintegrate, esodati.
Siamo i pensionati che campano con poco anche se hanno faticato una vita e ora non vedono prospettive per i loro figli.
Siamo le donne che lottano contro la violenza maschile, il patriarcato, le disparità di salario a parità di lavoro.
Siamo le persone LGBT discriminate sul lavoro e dalle istituzioni.
Siamo pendolari, abitanti delle periferie che lottano con il trasporto pubblico inefficiente e la mancanza di servizi.
Siamo malati che aspettano mesi per una visita nella sanità pubblica, perché quella privata non possono permettersela.
Siamo gli studenti con le scuole a pezzi a cui questo paese nega un futuro.
Ma siamo anche quelli che non cedono alla disperazione e alla rassegnazione, che non sopportano di vivere in un’Italia sempre più incattivita, triste, impoverita e ingiusta. Ci impegniamo ogni giorno, organizzandoci in comitati, associazioni, centri sociali, partiti e sindacati, nei quartieri, nelle piazze o sui posti di lavoro, per contrastare la disumanità dei nostri tempi, il cinismo del profitto e della rendita, le discriminazioni di ogni tipo, lo svuotamento della democrazia.
Siamo i “senza voce”, quelli che in questi anni non sono stati rappresentati in Parlamento e nelle istituzioni, per questo abbiamo deciso di candidarci alle elezioni politiche del 2018. Tutte e tutti insieme. Perché questo pezzo di paese escluso è ormai la maggioranza, e deve essere ascoltato e se nessuno ci rappresenta, se nessuno sostiene fino in fondo le nostre battaglie, allora dobbiamo farlo noi, senza più delegare ad altri la difesa dei nostri interessi e dei nostri bisogni.
Siamo quelli che hanno accettato la sfida lanciata dai compagni e dalle compagne del Centro Sociale “Je so pazzo” di Napoli e che, in poco meno di due mesi, sono riusciti ad attivare le energie migliori di questo paese, a riaccendere gli entusiasmi, a stilare un programma partecipato e condiviso, nato dal confronto di migliaia di attivisti e militanti in più di 200 assemblee territoriali in tutta Italia.
Siamo quelli che, attraverso una grande partecipazione dal basso, hanno formato le liste individuato candidate e candidati espressione delle lotte sui territori e di cui andiamo fieri, candidando il 56% di donne e il 44% di uomini.
Siamo quelli che hanno raccolto quasi il doppio delle firme necessarie a presentare le liste (45.000 a fronte delle 25.000 richieste dalla legge) e che oggi ci presentiamo in tutti i collegi di Camera e Senato con il nostro simbolo e il nostro programma.
E il nostro programma è l’attuazione della Costituzione Repubblicana e Antifascista a partire dal primo articolo, che assegna la sovranità al Popolo e che pone il lavoro a fondamento della repubblica. Sappiamo che, per fare questo, occorre in primo luogo rompere con i trattati europei che ci hanno privati del diritto di decidere del nostro futuro. Noi vogliamo tornare a contare, democraticamente, per ripristinare i diritti e le tutele che 25 anni di legislazione asservita alle politiche liberiste ci ha tolto, per ridare dignità al lavoro, per una scuola pubblica e di qualità, per un servizio sanitario gratuito, pubblico e universalistico, per la difesa dei beni comuni e la tutela dell’ambiente. Per un mondo di pace, in cui le risorse disponibili siano destinate ai bisogni sociali e non alle spese militari.
Con l’ottimismo della volontà affrontiamo la sfida del voto, consapevoli che per noi sarà solo un’altra tappa sulla strada che abbiamo intrapreso e su cui continueremo a camminare uniti anche dopo il 4 marzo.