Premio della Fondazione Friedrich Ebert al libro “ECONOMIA FONDAMENTALE. L’INFRASTRUTTURA DELLA VITA QUOTIDIANA
I ricercatori Unisalento Angelo Salento e Ferdinando Spina nel collettivo degli autori
La Fondazione Friedrich Ebert ha assegnato il premio Hans-Matthöfer-Preis für Wirtschaftspublizistik 2020 al volume “Economia fondamentale. L’infrastruttura della vita quotidiana”. Edito in Italia da Einaudi (edizione originale Manchester University Press, traduzione tedesca Suhrkamp), il volume è firmato dal “Collettivo per l’Economia fondamentale”, una rete di studiosi europei di cui fanno parte anche i docenti dell’ Università del Salento Angelo Salento e Ferdinando Spina. Sarà proprio Angelo Salento, assieme ai colleghi Julie Froud e Karel Williams dell’Università di Manchester, a ritirare il premio a Berlino il prossimo 4 marzo 2020.
Nella motivazione del premio – attribuito a quello che viene ritenuto il più rilevante libro dell’anno in materia economica – la Fondazione Friedrich Ebert sottolinea che gli autori hanno analizzato lo sfruttamento cui è stata sottoposta l’economia della vita quotidiana, e hanno prefigurato nuove forme di collaborazione tra attori pubblici e privati per creare un’infrastruttura economica sostenibile al servizio di una società coesa.
La Friedrich Ebert Stiftung, che fa capo alla SPD, è la prima fondazione politica tedesca. In edizioni precedenti, l’Hans-Matthöfer-Preis è stato attribuito ad Adam Tooze, Branko Milanovic, Mariana Mazzucato, Mark Blyth.
«L’obiettivo della sostenibilità obbliga le Università a non limitarsi a sviluppare una visione critica dell’attuale modello di sviluppo economico, ma a proporne di alternativi», sottolinea il Rettore Fabio Pollice, «Il successo del gruppo di lavoro guidato da Angelo Salento dimostra come la nostra Università sia particolarmente attiva su questo fronte e questo risultato non solo ci rende orgogliosi, ma rafforza in noi la convinzione che l’Ateneo possa davvero divenire un punto di riferimento a livello internazionale negli studi sulla sostenibilità».